Ha dell’incredibile quanto accaduto lunedì scorso a Spinea, in provincia di Venezia, dove un’anziana ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco esprimendo preoccupazione per un oggetto metallico dalla forma di un ananas con un anello metallico presente all’interno di una credenza della propria abitazione.
La donna ottuagenaria infatti aveva letto la notizia dell’incidente durante il quale l’1 giugno ha perso la vita il giovane Riccardo Baù proprio mentre tagliava un pezzo di tubo che si è rivelato essere un ordigno bellico e grazie a questo si è posta il dubbio circa la natura dello strano oggetto rinvenuto nella credenza.
I Vigili del Fuoco, accompagnati dai Carabinieri, hanno effettuato un sopralluogo e constatato che si trattava effettivamente di una granata. L’oggetto era stato donato da un conoscente al marito, ora defunto, quarant’anni prima ed era sempre rimasto custodito lì. Dopo aver allertato gli artificieri dell’esercito, i Vigili del Fuoco hanno provveduto anche a risolvere una perdita di gas metano, riscontrata dopo aver chiuso come cautela le utenze domestiche dell’appartamento. Gli artificieri hanno eseguito delle verifiche sull’ordigno, constatando che si trattava di una granata inerte, che è stata comunque portata via.
Una storia a lieto fine che deve rendere la tragedia di Stoccareddo un memento prezioso per chiunque, in particolare per chi possiede abitazioni vecchie che potrebbero risalire ai tempi della guerra e dunque contenere ancora residui bellici potenzialmente pericolosi. Non solo, anche dal terreno possono emergere ordigni sepolti dal tempo.
Il consiglio, qualora si verificasse una situazione di incertezza, è di contattare sempre le autorità perché effettuino un sopralluogo, venga individuata la natura del reperto ed eventualmente venga reso innocuo dagli artificieri.
Si conclude in tragedia l’incidente di Stoccareddo: Riccardo Baù non ce l’ha fatta
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