Pietro Guderzo è il nuovo presidente di Coldiretti Vicenza

Il presidente neoeletto: “Nella nostra Associazione garantire la democrazia associativa è una priorità, così come assicurare l’alternanza che tenga alta la passione per il proprio impegno”

Con l’unanimità, mercoledì sera, nella sede provinciale di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo, allevatore di 33 anni di Marostica, alla presenza del direttore di Coldiretti Veneto, Marina Montedoro, è stato eletto presidente provinciale dell’Associazione maggiormente rappresentativa dell’agricoltura berica. L’assemblea ha ringraziato Martino Cerantola, per l’impegno profuso e la capacità di portare avanti con entusiasmo le battaglie di Coldiretti, non ultima quella sul cibo sintetico.

Pietro Guderzo, conduce con la sua famiglia la Fattoria San Michele, un allevamento di vacche di razza Bruna, con annesso caseificio di trasformazione a Bassano del Grappa, dove ogni giorno viene lavorata tutta la produzione aziendale di latte, direttamente trasformata in formaggi freschi e freschissimi, distribuiti nelle diverse realtà del territorio regionale ed extraregionale, dai negozi di vicinato alla grande distribuzione. Ha iniziato il proprio impegno associativo in Coldiretti una decina d’anni fa, con l’incarico di consigliere di sezione a Bassano del Grappa, poi proseguito, negli ultimi cinque anni, come presidente di zona di Bassano del Grappa. È consigliere del Consorzio lattiero caseario di Vicenza ed ha fatto parte del comitato di Coldiretti Giovani Impresa di Vicenza. Attualmente è coordinatore del tavolo delle Associazioni imprenditoriali di Bassano del Grappa.

Il direttore di Coldiretti Vicenza, Simone Ciampoli, nel congratularsi con il nuovo presidente Guderzo, ha ringraziato Martino Cerantola per il lungo lavoro svolto, ricordando quanto siano importanti per l’Associazione l’autorevolezza, la coerenza e la reputazione, che “sono il risultato di un percorso complesso e, talvolta, ad ostacoli. Oggi, però, universalmente ci vengono riconosciuti e questo non può che riempirci di orgoglio, perché significa che siamo riusciti ad acquisire quella credibilità che Coldiretti merita”.

Nel corso della serata sono stati ripercorsi i momenti salienti dell’impegno di Coldiretti negli ultimi anni, puntando l’accento, in particolare, sulle battaglie più importanti promosse dall’Associazione.

Il 2000, l’anno del “patto con il consumatore” è stato un anno memorabile, perché ha segnato una grande svolta nell’approccio di Coldiretti, che ha iniziato a rapportarsi direttamente con i cittadini. È memorabile la campagna pubblicitaria di manifesti affissi in cento piazze italiane, con un messaggio rivolto direttamente alle mamme: “È ora di dare battaglia” ed ancora: “Sei proprio sicura che tuo figlio non mangi schifezze?”.

Dopo l’emergenza “mucca pacca” le aziende si rimettono in discussione con la multifunzionalità, finalizzata a rafforzare il reddito dei produttori ampliando il fronte delle attività. E così nascono la trasformazione diretta dei prodotti, gli agri-asilo, i mercati della vendita diretta, oggi presenti su tutto il territorio nazionale e punto di riferimento per la cultura della buona agricoltura. L’agricoltore, quindi, con il kmzero ci mette la faccia ed il cuore in ciò che propone.

Nel 2007, sotto lo slogan “kmzero”, oggi diventato uno stile di vita, parte dal Veneto una grande iniziativa di legge popolare. A vincere sono la stagionalità delle produzioni e la riduzione dell’inquinamento, grazie alla diminuzione dei viaggi delle derrate alimentari. È da questi primi passi che la filiera corta si fa largo e che, grazie alla rete dei mercati di Campagna Amica, contribuisce alla nascita dei mercati coperti ed al consolidamento della vendita diretta.

E, per arrivare ai giorni nostri, tralasciando moltissime altre iniziative ed attività altrettanto importanti di Coldiretti, non è possibile tralasciare la lotta al cibo sintetico, intrapresa con la petizione organizzata su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro degli allevamenti e dell’intera filiera del cibo made in Italy. Non si parla soltanto di carne, ma anche di latte, pesce e molto altro. Una lotta che non è certo finita, ma che ha ottenuto un primo risultato: a marzo 2023, dopo la raccolta di mezzo milione di firme, il Consiglio dei Ministri approva un disegno di legge contro il cibo sintetico.

La storia di Coldiretti è appassionante e ricca – commenta il neopresidente Pietro Guderzo – e la modalità con cui l’Associazione si approccia e fa conoscere le iniziative è coinvolgente. Noi produttori abbiamo compreso da tempo l’importanza di esporci in prima persona, di metterci la faccia, di far vedere quali sono i frutti del nostro lavoro, ma anche di far sapere cosa ci sta dietro. La nostra Associazione ha saputo rimanere giovane, pur avendo un’esperienza straordinaria, che ha segnato traguardi importanti per il paese e per i territori. Un patrimonio ricco, di cui la provincia di Vicenza è grande interprete, e dovrà continuare ad esserlo, trasmettendo i valori che la nostra comunità rappresenta anche in termini di saper fare, di capacità di relazionarsi trasversalmente con tutti i soggetti della società e solidarietà”.

Nel corso dell’assemblea è stato eletto anche il nuovo Consiglio provinciale di Coldiretti Vicenza, composto da: Paolo Bucco, Raffaele Cogo, Davide Fioravanzo, Mirco Furegon, Matteo Lovato, Giuliano Massignan, Mattia Pangrazio, Luca Rezzadore, Fabio Scorzato, Antonio Spiller e Cristina Zen.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline