Dopo oltre un anno e mezzo dall’avvio del primo stralcio di lavori sul ponte del Giammolo e la strada del Bintekkele, l’amministrazione comunale di Roana prende coscienza della necessità di ripristinare una via di transito alternativa per gli abitanti dei paesi di Roana, Mezzaselva, Rotzo e dei comprensori Verena e Campolongo. Una folgorazione improvvisa che arriva dopo stagioni turistiche intere ormai trascorse tra i disagi, più volte fatti rilevare.
Il Comune di Roana, col settore politico e quello tecnico dei lavori pubblici, poco prima di Pasqua ha quindi condiviso un tavolo di confronto con il neo presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, con l’intenzione di trovare un punto d’incontro risolutivo in merito alle problematiche inerenti le precarie condizioni del ponte di Roana e la necessità di reperire nuovi fondi per la conclusione dei lavori di allargamento della strada del Bintekkele.
In particolare il ponte di Roana, un’infrastruttura la cui progettazione originale risale al 1896, ma la cui ricostruzione post bellica è da datare nel 1924, riporta oggi evidenti danni che ne compromettono la sicurezza e la stabilità. Da qui, la decisione della Provincia di Vicenza di effettuare verifiche tecniche con carotaggi in orario notturno o a fasce orarie da definire. L’amministrazione ha colto l’occasione per chiedere alla Provincia, ente responsabile del tratto stradale, un investimento immediato di 1 milione e 200 mila euro.
È ormai noto inoltre che l’amministrazione Magnabosco e il Comune di Asiago abbiano congiuntamente dato incarico nei mesi scorsi all’ingegner Altieri per la realizzazione di uno studio di fattibilità costato 24 mila euro e volto alla costruzione di un nuovo ponte da collocare a valle dell’attuale, col fine di garantire una migliore gestione del flusso del traffico, specie nei periodi estivo e invernale. “Penso che il nostro territorio non possa più aspettare tempi o lungaggini. Questi interventi non possono più essere rinviati o tenuti nei cassetti di Provincia e Comune. Sono lavori dovuti al territorio, ai mei cittadini, ai turisti e alle famiglie colpite da tristi episodi avvenuti proprio in questa diroccata infrastruttura”, ha commentato il sindaco Magnabosco, probabilmente già in corsa per la campagna elettorale, lasciando sottintendere che la costruzione di un nuovo ponte possa mettere fine alla tragica serie di suicidi di cui è stato suo malgrado reso protagonista il ponte di Roana.
Un discorso diverso vale per il Bintekkele, i cui lavori di allargamento e di rinnovo del ponte del Giammolo sono stati resi finora possibili grazie ai fondi stanziati dalla Regione del Veneto. La strada, che non sarebbe in realtà percorribile a causa del divieto dal quale sono esclusi solo i mezzi autorizzati, rappresenta però di fatto l’unica via di transito alternativa tra le frazioni di Roana, Mezzaselva e Rotzo e il resto dell’altopiano nel caso in cui il ponte di Roana non fosse fruibile per qualsivoglia motivo. Sarebbe quindi necessario riaprire la strada, garantendo così che non si ripresentino situazioni di pericolo come quelle affrontate ad esempio lo scorso inverno, quando una colonna di auto occupava la carreggiata in direzione Canove e l’ambulanza in emergenza era stata costretta a percorrere l’intero tratto contromano per raggiungere l’ospedale.
Positivo il riscontro da parte di Nardin, che si è reso disponibile al dialogo.
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