Quando è calato il sipario dopo un’ora di spettacolo, i circa 250 studenti dell’IIS di Asiago che sin lì sono rimasti inchiodati alle poltroncine per seguire l’evolversi degli eventi, hanno applaudito convinti e forse alcuni anche un po’ di dispiaciuti come sempre accade quando termina una cosa che piace e che si vorrebbe durasse di più. Non è vuota retorica, è proprio la sensazione che si è avuta al termine dello spettacolo “To Be” messo in scena la settimana scorsa dalla compagnia teatrale Febo Teatro presso il Millepini di Asiago, gentilmente concesso all’IIS di Asiago dall’Amministrazione Comunale, presente all’evento con l’assessore Monica Gios.
Oltre ai tanti spunti di riflessione sul delicato e purtroppo sempre attuale tema del bullismo, i ragazzi hanno potuto vivere un’importante esperienza: assistere ad uno spettacolo teatrale, per loro che sono così abituati a vivere quasi tutto mediante il filtro di uno schermo, il teatro regala sensazioni che impattano sulla mente e arrivano dritte al cuore perchè sul palco ci sono persone in carne e ossa, persone che trasmettono sentimenti ed emozioni.
Sotto questo punto di vista, ha senza dubbio colpito nel segno lo spettacolo “To Be” che l’IIS di Asiago ha scelto come attività principale all’interno del progetto sul bullismo e cyberbullismo per l’anno scolastico 2022-23. Merito soprattutto del modo in cui è stato ideata e messa in scena la storia e merito dei tre attori che sono stati bravissimi a trasmettere agli studenti in platea lo stato d’animo di un ragazzo vittima di atti di bullismo.
Lo spettacolo
Alessandro il protagonista della storia (n.d.r interpretato da Moreno Corà, un ex studente del Liceo Scientifico di Asiago) è uno studente all’ultimo anno di Liceo che piomba disperato nel bagno della scuola: i compagni lo bullizzano, Maddalena non lo degna di uno sguardo, i suoi non lo capiscono e per di più qualcuno gli ha imbrattato il giubbotto nuovo. L’unica consolazione pare TO BE, una app gratuita in cui puoi fare domande e ricevere risposte anonime. Anche Alessandro l’ha scaricata ma senza ottenere i risultati sperati. Nel mentre arriva Ornella, una gagliarda collaboratrice scolastica che prova ad aiutare Alessandro pur appartenendo ad una generazione molto lontana da tutta quella tecnologia. Paradossalmente, sarà proprio grazie a TO BE che entrambi verranno messi alla prova e stimolati a fare un cambiamento che richiederà una loro scelta.
“To Be“ non parla solo del fenomeno del cyberbullismo, ma anche del tema tipicamente adolescenziale dell’identità personale: non a caso, il concetto chiave dello spettacolo è racchiuso nel verbo “scegliere” e nella parola “scelta” richiamati sin da un titolo chiaramente ispirato al shakespeariano “essere o non essere“. Il messaggio finale, che siamo sicuri avrà lasciato un segno nel cuore dei ragazzi visibilmente trasportati ed emozionati dai tre attori, è proprio quello della scelta: tutti noi siamo liberi di scegliere tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra un sì e un no, ma anche tra scegliere e non scegliere, perchè anche non scegliere è di fatto una scelta con le sue conseguenze.
Al termine dello spettacolo, gli studenti hanno partecipato con grande interesse a un dibattito finale. Durante l’incontro, hanno posto diverse domande ai protagonisti e ascoltato con attenzione le loro risposte.
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