Ha riscosso molta curiosità e interesse l’iniziativa della Casa di riposo di Asiago che ha proposto a familiari e amici degli Ospiti di venire in visita in struttura provvisti di torce e candele. Luci spente in tutta la struttura dunque per dare un proprio contributo simbolico alla causa ambientale. In un’atmosfera raccolta e intima, rischiarata anche dalla luce delle lanterne realizzate artigianalmente dai residenti, nella serata di martedì si sono svolti il rosario e i colloqui con i loro cari. Come cappello introduttivo l’educatrice Serena Meda ha delineato ai presenti lo scopo della campagna “M’illumino di meno”, invitando a riflettere sul proprio impatto sull’ambiente e di conseguenza sulle modalità con cui ridurre razionalmente i propri consumi e ripensare i propri stili di vita in chiave sostenibile.
Tanti i piccoli accorgimenti da trasformare in abitudine: spegnere le luci non essenziali, tenere il riscaldamento a una temperatura leggermente inferiore, spostarsi il più possibile a piedi o in bici oppure condividere il mezzo di trasporto. Dal canto suo la Casa di Riposo di Asiago si è impegnata dinanzi a residenti e familiari a creare nell’immediato futuro delle casette per i pipistrelli – specie importante per il benessere dell’ecosistema e oltretutto a rischio estinzione – e prossimamente a coltivare piantine di verdura e frutta.
“In un contesto di grave crisi ambientale e climatica non è possibile evitare di riconoscersi come soggetti che possono fare la propria parte – dichiarano il presidente e la direttrice della Casa di Riposo di Asiago, Carlo Arduini e Tania Santi -. Con “M’illumino di meno” come Casa di riposo di Asiago abbiamo voluto lanciare un piccolo messaggio alla comunità e incoraggiarla verso pratiche più sostenibili, mettendoci però all’opera in prima persona”.
c.s
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