Il Duomo di Santa Giustina di Enego, noto nel territorio per la preziosa presenza della rinomata “pala di Santa Giustina” dipinta dal bassanese Jacopo da Ponte, nelle ultime settimane ha avuto un incremento del numero di visitatori che sono giunti qui per ammirare un altro gioiello custodito nella chiesa Eneghese, si tratta del presepe artigianale realizzato dal cittadino Michele Carpani.
Il presepe si sviluppa su ben 24 metri quadri ed è stato realizzato grazie all’aiuto di alcuni collaboratori: Rossi Massimiliano e Fortunato, Frison Ettore e Rossi Mauro che con oltre una settimana di lavoro hanno realizzato la base d’appoggio.
L’avventura di Michele con il presepe del duomo di Enego inizia nel 2017, precedentemente infatti era realizzato da Egidio Fontana, scomparso circa due anni fa. A ricordarlo è lo stesso Michele: “Ancora oggi alcuni elementi di addobbo che inserisco gli aveva procurati proprio lui. Inizialmente sono partito dal classico presepe – racconta Carpani – per poi passare ad un’idea un po’ diversa, inserendo edifici storici e simbolo di Enego, per dare un tocco di diversità e unicità. Nel presepe si possono scorgere tra i vari edifici la torre Scaligera, il comune e la piazza risalenti al 1917 e poi gli edifici che sono nati con il passare del tempo e che ancora vediamo. In alto svetta il forte Lisser e da quest’anno il Duomo di Santa Giustina con il suo campanile. Si possono vedere inoltre diversi movimenti, – prosegue Carpani – i pastori che camminano, le vacche che muovono la testa aspettando che qualcuno porti loro qualcosa da mangiare, il contadino che raccoglie i cachi, il boscaiolo che abbatte un albero, il pastore che tosa le pecore, il fabbro e dietro la locanda una moglie arrabbiata che agita la scopa verso suo marito che ha alzato un po troppo il gomito e la notte sotto una tettoia un pastore che accende il fuoco il pentolino fuma e lui sorseggia una bevanda calda.”
Per dar vita al Presepe infatti nella struttura si snodano ben 100 metri di cavi elettrici.
Gli effetti di scena si dividono in giorno e la notte, dove quest’ultima viene animata da lampi e tuoni che risuonano nel cielo sopra il Lisser mentre invece sulla piazza di Enego inizia a nevicare! Lo sfondo del presepe ritrae la splendida piana di Marcesina innevata prima che il ciclone Vaia la colpisse.
Da quest’anno poi grazie ad Audiogiro, inquadrando un QR code è possibile ascoltare due tracce audio che guidano il visitatore nella visione del presepe e indicano come poterlo raggiungere da tutta Italia.
In conclusione abbiamo chiesto a Michele per quale motivo in particolare vale la pena visitare il suo presepe “Per riscoprire le nostre tradizioni, la nostra cultura, gli spaccati di vita di un tempo ma soprattutto per meditare davanti alla nascita di Gesù in mezzo a noi. Dopo la visita – conclude Carpani -, a chi rilascia un’offerta il pastore regalerà un simpatico saluto al visitatore”
Credit foto: Giuseppe Giordano
Michele Carpani dona alla sua Enego una riproduzione del castello medievale e del municipio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline