I Vigili del Fuoco festeggiano Santa Barbara, loro protettrice

Capo distaccamento Vigili del Fuoco Asiago

Ogni bambino desidera diventarlo, lo vede come un supereroe in grado di salvare il mondo con la sua divisa e la manichetta antincendio. Tutti noi li ammiriamo quando si adoperano per salvare una casa o un bosco dalle fiamme, recuperare un gattino impaurito tra le fronde di un albero o un capriolo scivolato in un fiume, estrarre un bimbo da un orrido o un ferito dall’abitacolo di un mezzo incidentato. Senza paura, questi uomini camminano verso il caldo torrido degli incendi per riportare la situazione di emergenza alla normalità e garantire la sicurezza di tutti noi secondo il motto “Flammas domamus, donamus corda”, ossia “Domiamo le fiamme, doniamo i cuori”.

Sono i Vigili del Fuoco, spesso chiamati a svolgere anche compiti che esulano dall’elemento fuoco e componente fondamentale del dipartimento del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell’Interno.

In occasione del giorno di Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco, come ogni anno anche quest’oggi il personale del distaccamento di Asiago guidato da Lindo Panozzo insieme a tutto il personale libero dal servizio celebrerà la martire nella Messa comunitaria delle 11 nel duomo di Asiago. Sul sagrato della chiesa verranno schierati tutti i mezzi di soccorso in dotazione.

Nel pomeriggio, la caserma di via Cinque sarà aperta al pubblico e i cittadini potranno entrare per vedere da vicino l’importante dietro le quinte del lavoro quotidiano svolto dai nostri Vigili del Fuoco per essere sempre pronti ad intervenire in supporto alla comunità.

Santa Barbara e la preghiera a lei dedicata

La si festeggia il 4 dicembre perché proprio in questa data nel 306 morì martire, torturata secondo la leggenda con il fuoco. Originaria della Turchia, entrò in contrasto con il padre Dioscoro, pagano, a causa della conversione al cristianesimo. Nel 286 Barbara si trasferì presso la villa rustica di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti, al seguito del padre, collaboratore dell’imperatore Massimiano Erculeo. La ragazza fu costretta a rifugiarsi in un bosco dopo aver distrutto gli dei nella villa del padre. Trovata, fu consegnata al prefetto Marciano. Durante il processo, Barbara difese il proprio credo ed esortò Dioscoro, il prefetto e i presenti a ripudiare la religione pagana per abbracciare la fede cristiana. Questo le costò dolorose torture. Il 4 dicembre fu decapitata con la spada dallo stesso Dioscoro, che fu colpito però da un fulmine. Per questo motivo viene invocata contro la morte improvvisa per fuoco, contro i fulmini e le esplosioni ed è patrona di artificieri, Vigili del Fuoco, minatori, marinai, artiglieri…

La preghiera dei Vigili del Fuoco recita: La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio per Santa Barbara Martire!

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