A pochi giorni dalla celebrazione del centenario dalla ricostruzione dei luoghi storici di Gallio, ovvero la chiesa, l’asilo, la scuola e il municipio, il gruppo consiliare di minoranza Noi di Gallio e le sue Contrade torna ad attaccare il sindaco Munari su quella che da tempo definisce una reiterata inconcludenza del suo mandato, chiedendone ormai più volte le dimissioni.
La minoranza, cavalcando l’onda emozionale della comunità, torna su temi già trattati in passato, accusando il Sindaco di celebrare la ricostruzione senza però darle un seguito con i fatti: “Il consiglio comunale che ha avuto luogo lo scorso sabato sul sagrato della chiesa parrocchiale di Gallio è stato unico nel suo genere, in quanto svoltosi alla presenza di un folto numero di cittadini radunatisi per la centenaria ricorrenza della ricostruzione degli edifici pubblici più importanti del nostro paese e della chiesa. Ricostruzione, appunto! Questo è il tema di ieri, ma lo è ancor più di oggi. L’intervento del nostro rappresentante, il consigliere Pinaroli, ha sottolineato che ora come allora siamo in un periodo bellico che riguarda tutti, ma che oggi la ricostruzione è più difficile in quanto si tratta di recuperare una cittadinanza attiva più estesa, un clima più sereno di confronto e di collaborazione, ma soprattutto una visione di futuro, di progettualità, di sinergia con gli altri attori pubblici che oggi è assente. Dobbiamo essere capaci di progettare il futuro non tanto per noi, ma per chi in futuro abiterà questa terra”, spiega il gruppo consiliare Noi di Gallio e le sue Contrade.
Al termine della giornata di celebrazioni, l’amministrazione aveva proiettato un video toccante che riprendeva momenti passati e presenti del paese di Gallio e dei suoi abitanti. Un video che ha suscitato qualche riflessione nei consiglieri di opposizione: “Il bellissimo contributo visivo proposto è stato per noi illuminante, in quanto ha evidenziato due cose su tutte: che Gallio è conosciuta nel mondo per la Valle del Pakstall e i trampolini e che i momenti migliori di Gallio sono scaturiti dalla collaborazione con Asiago, come avvenuto per i Mondiali jr di salto del 1987. Proprio questi due aspetti sono stati disattesi dall’attuale amministrazione – attacca la minoranza – fin dall’inizio in guerra con
Asiago e capace in seguito di togliere i fondi destinati ai trampolini per destinarli al rifacimento di Piazza Giardini con un investimento che alla fine, considerato l’aumento dei prezzi e delle materie prime sarà circa di 3 milioni di euro. La lotta con Asiago e l’uscita dall’Ogd Montagna Veneta stanno creando problemi anche nella gestione dell’emergenza bostrico, dopo che Gallio ha già gestito male Vaia. La gestione associata del patrimonio, del turismo, dell’urbanistica, dei lavori pubblici e della polizia locale sono temi non più rinviabili per una ricostruzione sociale ed economica del paese e per un maggior controllo del territorio”.
Resiste ancora una volta alle accuse il sindaco Emanuele Munari, che questa volta si affida però all’ironia per rispondere alle critiche della minoranza: “Sono stanco di ripetere le stesse cose che abbiamo già detto sia io che l’ex vicesindaco e assessore al turismo Denis Lunardi. Visto che la sostanza non la capiscono, provo a rispondere in senso ironico e parto dai 3 milioni di euro che dicono che costi la Piazza Giardini: i 3 milioni sono relativi solo alle piante e alle panchine nuove che loro non hanno mai visto nel rendering, dicendo quindi a tutti che non ci sono. Tutto il resto invece costa molto di più, quindi sarà una piazza da chissà quanti milioni… non sappiamo nemmeno noi a quanto si arriverà con l’aumento dei prezzi, magari a 30 milioni! Peccato che nell’ultimo consiglio comunale, di nemmeno un mese fa, abbiamo deliberato una variazione di bilancio proprio per chiudere i conti della piazza, che alla fine costerà 1 milione e 400 mila euro. A questo punto mi chiedo se la minoranza quando siamo in seduta di consiglio per caso non pensi ad altro. In merito all’auspicata gestione condivisa di patrimonio, polizia locale e quant’altro, temo di comprendere le intenzioni dei miei oppositori, ma posso garantire che finché ci sarò io a capo di questo Comune, Pinaroli non metterà mai le mani sul patrimonio e sulla polizia locale”.
E a Munari non va giù il fatto che la polemica trovi origine nella festa della comunità di Gallio: “Continuo a dire alla minoranza di dormire sonni tranquilli perché stiamo pensando noi alle cose alle cose più importanti, che sono sotto gli occhi di tutti. Mi dispiace solo che a cinque giorni dalla festa della comunità di Gallio, da quell’importantissimo consiglio comunale svoltosi sul nuovo sagrato della chiesa che questa maggioranza ha rinnovato, dettaglio del quale forse non si sono accorti, tornino in questa maniera oscena a parlare di cose che non conoscono. Ho capito che la loro missione, e lo ricordo anche ai cittadini, è: ‘attaccheremo il sindaco finché non si dimetterà’. Ma hanno sbagliato persona con me purtroppo e se ne facciano una ragione. Questo non va certo a loro favore, ripeto, a cinque giorni dalla festa durante la quale hanno predicato bene, salvo poi razzolare male”.
Gallio, la minoranza rilancia la raccolta firme contro la nuova Piazza Giardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline