A 1824 m s.l.m. , nella parte centrale dell’Altopiano dei 7 Comuni si trova Monte Fior. Un vero e proprio museo all’aria aperta. Un luogo di grande importanza storica e naturalistica, dove tra i verdi pascoli affiorano delle pietraie ottenute grazie all’effetto della roccia calcarea, note più comunemente come la “città di roccia”. Ma non solo, qui è possibile scorgere tra la vegetazione dei campi solcati e nella parte più esposta ciò che rimane delle trincee della prima guerra mondiale.
Tutti elementi che ogni anno richiamano migliaia di visitatori a far visita a questo affascinante luogo.
Curiosità
Anticamente queste distese venivano pascolate dalla pecora di Foza, nota anche come pecora vicentina o dei sette comuni. Ad oggi, a seguito anche dell’abbandono della montagna, il numero di capi si è abbassato drasticamente. Proprio con l’obiettivo di preservare la razza il dipartimento di scienze animali dell’università di Padova nelle strutture di allevamento del campus di Agripolis e con “Veneto Agricoltura” al villaggio di Sedico di Belluno, ha dato vita ad un progetto di conservazione regionale.
Itinerari
Sentiero CAI 861: Il percorso parte nei pressi della strada di val Miela, a quota “999”. Durante l’itinerario, della durata circa di 5 ore, si passerà anche per Monte Castelgomberto e lo Spil, teatro anch’esso di sanguinose battaglie. Sotto l’aspetto naturalistico invece non mancherà la vista sulla Piana di Marcesina, uno tra i posti più freddi d’Italia e dove sono visibili ancora oggi le cicatrici lasciate dal ciclone di Vaia. Un Itinerario, quello del club alpino Italiano che interessa anche il passaggio di diverse malghe utilizzate per l’alpeggio: Casara Montagna Nova, Casara Meletta di Foza, Malga Lora e Malga Slapeur. Il dislivello ammonta a 872 metri, il sentiero risulta facile ma impegnativo a causa della pendenza. il cai raccomanda attenzione lungo le trincee.
Come arrivare
Da Gallio si prosegue seguendo la strada per l’Ortigara, dopo la prima salita, e dopo la stazione sciistica delle Melette, si giunge a Campomulo. Qui si prosegue fino al punto di partenza previsto a malga Slapeur. Un’altro punto d’appoggio, questa volta per chi proviene da Foza / Enego è malga Lora, raggiungibile percorrendo la strada Lazzaretti – Marcesina.
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