Ammontano ad un totale di 476 (rispetto ai 471 della scorsa settimana) i casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 309 di febbre WNF e 167 della forma neuroinvasiva WNND. I casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione continuano ad essere 30. Stabili i decessi rispetto alla settimana scorsa (21). L’età media delle persone malate è di 83 anni. Il 71,4% sono maschi.
Sono questi i dati contenuti nel nuovo bollettino di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso dalla Direzione regionale Prevenzione.
La febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.
Il bollettino riporta anche i numeri della diffusione delle altre virosi. 22 in totale i casi di febbre Dengue.
Il Bollettino illustra, infine, una serie di informazioni utili per prevenire la puntura delle zanzare che, se infette, possono provocare le varie patologie.
Come difendersi
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