L’approvazione della delibera della Giunta regionale del Veneto che prevede la possibilità la possibilità di realizzare, stanze panoramiche, malghe, rifugi e bivacchi alpini anche sopra l’attuale limite di 1600 metri ha sollevato un’accesa discussione tra chi vede la proposta di modifica della legge come un’opportunità per il turismo e chi invece pone l’accento sul possibile impatto che questo tipo di strutture potrebbe avere sull’ambiente.
Tra coloro che, pur con diversi distinguo, vedono un’opportunità da cogliere c’è l’assessore al turismo (n.d.r con delega anche ai rifugi) di Asiago Nicola Lobbia che ha commentato: “Credo che un paio di rifugi serviti in quota e di collegamento fra i Larici, Campomulo Marcesina possa essere strategico. Più precisamente, nei pressi di Bivio Italia questo potrebbe veramente servire. Già nel progetto Rifugio Experience si chiedeva questa concessione e si proponeva la riqualificazione dei vecchi pastorili”.
Lobbia tiene però a specificare che non si deve abusare di questa possibilità e che va comunque posto un limite: “La cosa non deve trascendere altrimenti, con la possibilità di realizzare due strutture per Comune, sull’altopiano si parlerebbe di 14 nuove strutture e questo andrebbe ad impattare negativamente sul delicato ecosistema del nostro territorio”.
Il progetto Rifugio Exprerience
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