L’impianto di produzione di energia alimentato a biomassa legnosa in località Turcio, nato come frutto di un investimento della Provincia di Vicenza, è pronto ad ampliare la propria rete di distribuzione e Vi.Energia, la società che lo gestisce, ha presentato ieri il progetto di estensione del tracciato, ad oggi di circa 14 chilometri.
L’ad Marco Ceroni ha dichiarato che nell’arco dei prossimi cinque anni sarà possibile collegare fino a 500 nuove utenze del centro storico di Asiago, della contrada Pennar e di altre zone limitrofe, ubicate nelle vicinanze dell’esistente rete di riscaldamento: circa 320 entro il primo trimestre del 2026 e altre 150 entro l’anno successivo. Dopo il 2027 sarà poi possibile collegare molte altre utenze grazie al progressivo avvicinamento della rete con la realizzazione della prima fase di estensione. “Quello del Turcio è un impianto concepito per alimentare buona parte degli edifici residenziali di Asiago – spiega Marco Ceroni – senza dover implementare la combustione termica in centrale. Una combustione termica che si ottiene spezzettando il legname locale, quindi a km zero e senza costi di trasporto, che non può essere utilizzato per altri scopi, riducendolo in cippato e valorizzando gli scarti boschivi con la produzione di energia, andando ad alimentare una virtuosa economia circolare.”
Un’economia circolare che alimenta la filiera agroforestale locale e che parte dai boschi dell’altopiano, dove il legname viene raccolto dalle imprese forestali locali e trasportato alla centrale, dove viene stoccato in attesa dell’utilizzo a poche centinaia di metri, nell’area dell’ex segheria Asiago Legnami acquisita l’anno scorso da Vi.Energia. È tutto originario dell’altopiano quindi il combustibile per la centrale a biomassa legnosa, il cui fabbisogno viene soddisfatto per il 25% circa dalla falegnameria Omizzolo di Foza e per il resto dalle altre imprese forestali locali: un modello di economia circolare dove a lavorare sono le aziende del territorio.
“Oggi più che mai appare evidente quanto possa essere strategico per un territorio montano come Asiago disporre di un’infrastruttura energetica autonoma, poiché alimentata da una risorsa energetica disponibile a km ‘0’ ed economicamente indipendente dalle dinamiche internazionali e dalle tensioni geopolitiche tipiche dei combustibili fossili. Al tema del prezzo attualmente insostenibile dei combustibili di origine fossile si somma ulteriormente il rischio di potenziale contingentamento della risorsa gas metano, anche in ragione di quella che si dimostrerà la più o meno marcata rigidità dell’inverno oramai alle porte”, commenta Ceroni.
Vi.Energia assicura che con l’allacciamento al teleriscaldamento, grazie ad una tariffa svincolata dal prezzo del gas naturale e rimasta invariata dal 2021, è possibile beneficiare di un risparmio economico molto rilevante rispetto alla spesa che si affronterebbe con l’alimentazione tradizionale a gas naturale: “Il Sindaco di Asiago ha insistito molto affinché promuovessimo il teleriscaldamento per il vantaggio economico che offre. La policy che abbiamo adottato per motivare le utenze prevede che la società si sobbarchi i costi tecnici per l’allacciamento, mentre al consumatore spetta una tariffa fissa basata sui km da percorrere. Generalmente la spesa si aggira attorno a poche centinaia di euro. Con il teleriscaldamento cerchiamo di garantire un risparmio circa del 15-20% rispetto al consumo di gas naturale, risparmio che si somma alle agevolazioni del Governo in tema di utilizzo di fonti energetiche ecologiche sottoforma di credito d’imposta che riversiamo poi all’utente”, spiega l’ad Ceroni. L’allacciamento prevede che l’utente finale riceva in casa due tubi di acqua calda, l’installazione di uno scambiatore di calore, definito sottocentrale, e di un contatore che misura la quantità di energia ceduta per la fatturazione mensile; il tutto corrispondente, in termini di spazio occupato, ad una caldaia a muro, ma con il vantaggio dell’eliminazione di fiamme libere e quindi della riduzione della probabilità di potenziali incendi.
Tra i vantaggi offerti dal teleriscaldamento, vi è senza dubbio la riduzione delle emissioni derivanti dalla combustione del legno, rilevata dall’azienda nel tempo a mano a mano che venivano allacciate le utenze, specie quelle con i vecchi sistemi di alimentazione a gasolio: “Le emissioni qui alla centrale ci sono – dice Ceroni – ma sono decentrate e trattate tramite sistemi di filtraggio con un continuo controllo mediante sensori. L’obiettivo a lungo termine per Asiago è lo ‘smart grid’, ovvero sostanzialmente ottimizzare il comfort semplificando la nostra vita con le tecnologie disponibili. Ma ci sono anche altre progettualità concretizzabili più nell’immediato che riguardano ad esempio l’utilizzo del calore prodotto in estate, che oggi viene dissipato, o l’essiccazione del cippato”.
“Il Comune di Asiago da tempo ha posto l’attenzione sui costi dell’energia – commenta il sindaco Roberto Rigoni Stern – A fronte dell’incredibile aumento dei prezzi del gas, l’amministrazione comunale ha messo a punto un piano per contrastare la carenza e il caro energia, che rientra nelle iniziative del progetto Asiago Go Green. Attraverso la nostra rete di teleriscaldamento, della quale il Comune è socio, oltre agli edifici pubblici quali Municipio, scuole, polo ospedaliero e alberghi, verranno riscaldati ulteriori attività commerciali, condomini e singole case che saranno interessati dall’ampliamento delle rete nel centro cittadino. Da parte nostra c’è la massima volontà di collaborare per creare le condizioni per la realizzazione di una comunità energetica autonoma e far crescere sempre di più questo polo così importante dal punto di vista energetico.”
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