Roncalto, lupo solitario fa visita alla stalla

Lupo vicino a stalla Roncalto
La stalla dove Livio Cunico ha ricoverato le vacche per proteggerle da eventuali predazioni nella notte

È accaduto ieri pomeriggio attorno alle 15.50 in contrada Roncalto, ad Asiago, zona abitualmente frequentata negli ultimi anni da un branco di lupi e spesso teatro di predazioni ai danni delle tante aziende agricole dislocate nell’area. Quest’oggi però non c’è stato spargimento di sangue, perché a far visita all’azienda dell’allevatore Livio Cunico è stato un individuo solitario, probabilmente in cerca di cibo ‘comodo’.

“Ero inginocchiato a terra per fare dei lavori – racconta Livio – quando ho alzato gli occhi e a una decina di metri da me ho visto il lupo. Era piuttosto magro, zoppicava con la zampa posteriore sinistra, sicuramente non aveva un atteggiamento aggressivo ma mi ha fatto un po’ impressione vederlo così vicino.”

Dopo averlo osservato ed essere riuscito a filmarlo, Cunico ha poi lanciato un sasso per spaventarlo, dato che si trovava proprio in mezzo alle sue vacche, e in effetti come si può vedere nel video è riuscito nel suo intento, dal momento che il lupo si è affrettato ad allontanarsi.

“Non mi era mai capitato di avere il lupo nella mia proprietà, o almeno io non l’avevo mai visto. È vero però che stamattina due delle mie manzette si comportavano in maniera strana, come se fossero spaventate. Mi viene da pensare quindi che potessero essere già state spaventate da quel lupo o dal branco che mi dicono giri qui intorno a Roncalto”, riflette l’allevatore, che intanto per precauzione ha chiuso i suoi animali nella stalla in vista della notte.

Stando ai parametri stilati dalla LCIE, la Large Carnivore Initiative for Europe, il gruppo di lavoro della commissione IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) per la conservazione della specie, e ripresi anche dal progetto WolfAlps, supponendo che si tratti del primo episodio del quale è protagonista questo lupo, non rappresenta un precedente pericoloso. Può capitare infatti che un soggetto anche momentaneamente non in perfetta forma, come sembra fosse il lupo che ha visitato Livio Cunico, vada alla ricerca di cibo più facilmente rintracciabile, senza tuttavia rappresentare una minaccia per il territorio.

Secondo il tecnico faunistico Enrico Ferraro è difficile analizzare il comportamento di un esemplare basandosi su pochi secondi di video: “Di certo animali malati o fisicamente indisposti possono cercare di avvicinarsi di più agli insediamenti umani, ma questo può dipendere anche da molti altri fattori. Secondo la classificazione LCIE manca il dato della ripetitività, ovvero un lupo che si avvicina più volte agli insediamenti umani, però questo dato si ottiene solo monitorando fin da subito l’animale. In effetti si è allontanato immediatamente al rumore provocato dall’uomo, ma bisognerebbe capire se è andato via correndo e cosa sarebbe accaduto se l’allevatore gli si fosse avvicinato”.

Un episodio che preoccupa gli abitanti dell’altopiano e che torna a scaldare gli animi degli allevatori, i quali non si sentono tutelati dagli organi competenti. Anche Cunico infatti ha provveduto subito ad avvisare la polizia provinciale, che però non può svolgere alcun tipo di intervento preventivo. Ma per avere risposte certe resta una sola possibilità: monitorare nei prossimi giorni il comportamento dell’animale, per verificare se si tratti di un lupo confidente o se sia stato solo un episodio isolato. Per questo, si attende il nuovo protocollo per il progetto di ricerca improntato proprio sul monitoraggio del lupo, già condotto sull’altopiano nei mesi passati.

Il video dell’incursione

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