Domani, giovedì 13 ottobre, con la messa a dimora delle prime piantine di conifere e latifoglie, prende ufficialmente il via il progetto dell’Università di Padova, il bosco degli 800 anni, ideato e realizzato dal Dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali, che prevede la ricostruzione della superficie forestale in un’area di circa 8 ettari con la messa a dimora di circa 16.000 piantine di conifere e latifoglie alle pendici del Monte Zebio.
Un’area, quella dell’altopiano fortemente colpita dalla tempesta Vaia che nel 2018 ha raso al suolo quasi 400 ettari di foresta nel solo Comune di Asiago e spezzato e abbattuto 14 milioni di alberi tra faggi, abeti bianchi e rossi, nei boschi del Trentino, dell’Alto Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Giovedì, in occasione dell’avvio del progetto in località Croce di Sant’Antonio si terrà una cerimonia in presenza della rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, di Vincenzo d’Agostino, direttore del Dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali, Raffaele Cavalli, docente del Dipartimento Territorio e sistemi agroforestali, Roberto Rigoni Stern, sindaco del Comune di Asiago, e Nicola Dell’Acqua, direttore Veneto Agricoltura.
Al termine degli interventi di rito ci procederà con lo svelamento del cippo celebrativo e avvio del rimboschimento.
L’evento, su invito, rientra nelle celebrazioni per gli 800 anni dell’università di Padova.
Per far tornare a rivivere il Bosco e sensibilizzare la popolazione sul tema della tutela ambientale, è stato attivata dall’Ufficio Fundraising dell’Università, la Campagna Bosco 800 a cui è possibile partecipare come singolo donatore e donatrice o come azienda e, attraverso una donazione, contribuire al rimboschimento dell’area (1 pianta = 10 euro).
Credit: Università di Padova
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