Campomulo pronto a cambiare volto con Bruno Zago

L'imprenditore trevigiano: "Le migliorie riporteranno tutta la valle ai fasti di un tempo”

Campomulo

Prende il via il secondo stralcio di lavori che l’imprenditore Bruno Zago ha previsto per il centro fondo Campomulo di Gallio, che gestisce dallo scorso anno. Mentre la prima parte dei lavori aveva riguardato la sistemazione e manutenzione degli edifici esistenti, quello che sta per essere avviato è invece un progetto decisamente più ampio che mira a potenziare la struttura sportiva e ricettiva con nuove attrattive.

Si tratta di un progetto realizzato a sei mani tra lo studio Ai+, a cura dell’ingegner Andrea Gemin e dell’architetto Fabio Carlesso, il Comune di Gallio e la Sovrintendenza, con il quale si intende avvicinare l’utente al contesto naturale che circonda il complesso. Tutto il concept, dall’architettura ideata ai materiali utilizzati, fino agli impianti energetici che sfruttano fonti rinnovabili, ha infatti la caratteristica di essere ecosostenibile e quanto meno possibile impattante sull’ambiente circostante.

“La sovrintendenza ha condiviso e approvato ogni aspetto dell’ideazione del progetto – commenta il neo assessore al patrimonio di Gallio, Francesco RossiL’uso di cippato per il riscaldamento, la presenza di pannelli fotovoltaici, la creazione di una rete di teleriscaldamento che unisce tutte le strutture sono una garanzia dell’attenzione all’ambiente del progetto, assieme alla realizzazione delle unità abitative temporanee che si adagiano sopra una struttura a pali facilmente rimovibile in un giorno senza lasciare traccia, sono indicazioni delle perizia che è stata impiegata per assicurare la conservazione della località.

Campomulo

Il progetto

L’elaborato definitivo presentato ieri al pubblico prevede un ampliamento della zona ristorante del rifugio verso il campo scuola e lo stallone, che attualmente viene utilizzato per il noleggio delle attrezzature, e sarà dotato di grandi vetrate attraverso le quali gli ospiti potranno sentirsi immersi nei verdi boschi. Anche lo stallone verrà ampliato per dare maggiore continuità con il rifugio: il piano terra resterà dedicato al noleggio, mentre l’interrato rappresenterà la vera chicca del complesso con la creazione di una spa con bagno turco, sauna, piscina, area trattamenti e zona relax. Un’ulteriore novità saranno le cinque abitazioni temporanee che verranno realizzate per soddisfare le richieste di ricettività. Un passo nel futuro, senza però dimenticare il passato: è così che le energie rinnovabili vengono abbinate a strutture costruite con materiali classici, come legno e sassi, che ricorderanno nello stile i tipici casoni di Marcesina.

“Stiamo apportando altre migliorie sostanziali – conferma Zago – Ci vorrà qualche anno per vedere tutto finito ma siamo convinti che contribuiranno a riportare Campomulo e tutta la valle, compresa la stazione sci LeMelette, ad altissimi livelli riportando la zona ai fasti di un tempo”.

Oltre alle strutture, l’imprenditore trevigiano intende mettere mano anche alle piste da fondo, ripristinandone alcune inutilizzate da tempo e valorizzandone altre nell’ottica di ospitare competizioni nazionali e internazionali. Una progettualità che sposa l’ambizione da sempre espressa dal sindaco di Gallio, Emanuele Munari, in merito al sogno dei giochi olimpici: “Inutile nascondere che speriamo di poter ospitare gli allenamenti di qualche nazionale pre Olimpiadi 2026 – ammette Munari – Quest’opera, assieme al completamento delle Melette e al rilancio della pista da pattinaggio di velocità Busafonda, va proprio nella direzione di creare un polo sportivo e turistico d’eccellenza. L’obiettivo è quello di innalzare sempre più l’asticella della nostra offerta turistica con una visione a lungo termine; una visione che vuole valorizzare, e non deturpare, il nostro patrimonio”.

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