Continua a preoccupare in tutti i campi l’aumento del costo dell’energia, che si prevede continui a crescere fino a valori attorno al 100 percento nel prossimo mese di ottobre. Dalle bollette di casa a quelle delle attività produttive e degli impianti pubblici, il rincaro si fa sentire, pesando sulle tasche dei contribuenti e delle amministrazioni pubbliche.
Una delle maggiori preoccupazioni per quanto riguarda ad oggi l’altopiano interessa lo stadio del ghiaccio, che per sua natura richiede un grande dispendio di energia elettrica. Preoccupazioni che sono state prontamente mitigate dal sindaco Roberto Rigoni Stern, il quale ha spiegato il motivo per cui il Pala Hodegart di Asiago non rischia di dover chiudere, come invece accade per altre strutture simili in Italia e all’estero: Andalo, in Trentino, non ha aperto il suo impianto per la stagione estiva, mentre gli impianti di San Donato Milanese e di Alleghe e le pista ghiacciate di Tai e Pieve di Cadore hanno già annunciato la chiusura per la prossima stagione. A rischio, come tanti altri, anche il Palaonda di Bolzano che finora ha avuto costi di gestione pari a 800 mila euro annui ma che potrebbero raddoppiare, inducendo così l’amministrazione a probabili scelte impopolari. Disastrosa la situazione anche in Germania, dove molti impianti pubblici, da quanti si apprende, sono già stati chiusi.
“Grazie all’impianto fotovoltaico collocato ancora nell’anno 2012 per volere e lungimiranza della giunta del sindaco Gios (attuale Presidente della FISG, ndr) sul tetto del nostro stadio, con 1 milione di investimento completamente remunerato – ha spiegato il sindaco Rigoni Stern – il Comune di Asiago ha avuto la possibilità di abbattere i costi della corrente permettendo il funzionamento dell’impianto senza i gravi limiti dovuti alla dilatazione delle spese che oggi, altrimenti, saremmo stati costretti a sopportare”.
Dal canto suo anche i responsabili della prestigiosa ICE Hockey League, a cui da quest’anno prenderà parte anche l’Asiago Hockey, si stanno adoperando per promuovere la sostenibilità degli impianti sportivi, come dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione del campionato transalpino: “La nostra Lega (della ICE, ndr) si occupa da tempo di eventi Green ed è uno dei grandi temi del nostro tempo. Questo è esattamente il percorso che vogliamo perseguire e portare a tutti i team”. Grazie ad un programma di sostenibilità a lungo termine, infatti, “anche la ICE Hockey League vuole posizionarsi come una lega sostenibile”. I Graz 99ers, ad esempio, sono già stati pionieri in questo campo la scorsa stagione ospitando partite casalinghe a emissioni zero e ripiantando una nuova foresta in Austria. Anche il Linz dovrebbe iniziare ad ospitare le prossime partite casalinghe sotto l’etichetta ‘Green Events Austria’ implementando la sostenibilità in tutte le attività del club. “Graz è partito l’anno scorso con un progetto lungimirante” ha dichiarato lo staff organizzatore del campionato “e ora Linz ha presentato una nuova partnership, supportata anche dal Ministero dello Sport” austriaco.
Sul nostro territorio, come sappiamo, è da molto tempo che si insegue il sogno della sostenibilità con progetti mirati all’abbattimento delle emissioni e degli sprechi, da parte delle pubbliche amministrazioni e da moltissimi privati cittadini.
Restano confortanti per ora i dati diffusi dal Sindaco di Asiago e riguardanti gli aumenti del costo dell’energia in bolletta: “Gli aumenti registrati sono contenuti se solo si considera che, dall’inizio dell’anno sino al mese di agosto, le spese di energia elettrica che abbiamo sostenuto principalmente per alimentare la piastra del ghiaccio ammontano ad euro 136.200 contro i 97.200 dell’anno 2021. Nel solo mese di agosto l’aumento registrato rispetto all’anno precedente è di 7 mila euro su una bolletta totale di 32 mila euro. Numeri che ci fanno capire l’importanza che gli investimenti compiuti negli anni nei pannelli fotovoltaici posti sul tetto e nel rifacimento dell’impianto di illuminazione, avvenuto nel 2020, siano stati fondamentali per ridurre l’impatto dei costi di gestione dell’impianto sul bilancio del Comune. Oggi, infatti – conclude – non sarebbe immaginabile la chiusura del palaghiaccio che serve non solo i turisti, ma anche la squadra di hockey, il pattinaggio artistico ed il vasto settore giovanile di tutte le società che gravitano attorno al ghiaccio e che svolgono a tutti gli effetti attività sociali vitali per la nostra Comunità“.
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