Tagliate a Made in Malga due forme decennali di Asiago Dop Stravecchio

Fiorenzo Rigoni

I verdi pascoli, le vacche da latte, il fieno, i frutti del bosco… aromi tradotti da mani esperte in forme di formaggio invecchiate per un decennio o più. Ieri a Made in Malga, ad Asiago, si è celebrata così la decima edizione dell’evento, con il taglio di due gioielli: un Asiago Dop Stravecchio del 2012 e una forma di Asiago del 2009. Ad accompagnare la cerimonia, come da tradizione, i membri della Confraternita del Formaggio Asiago. Presenti, oltre al presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago Fiorenzo Rigoni, il presidente del caseificio Pennar Giancarlo Rigoni e il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern.

Non solo un evento a scopo attrattivo per il turista, ma un momento di grande emozione quando, all’apertura della cassa di legno portata dalla confraternita, Fiorenzo Rigoni ha trovato una forma realizzata il 19 agosto 2012 da Antonio Rodeghiero Nikel, storico malghese di Porta Manazzo scomparso quest’anno, e una forma di Stravecchio del caseificio Pennar realizzata il 21 settembre 2009, nel giorno di San Matteo. “Noi riusciamo a sapere tutto di una forma di formaggio: quando è stata prodotta, il meteo di quel giorno e in quale punto stessero pascolando le mucche – ha commentato Fiorenzo Rigoni – Le due forme sono risultate di qualità suprema con profumi, aromi e persistenza gustativa fantastici e unici. Un’esplosione in bocca con una rotondità armoniosa. L’Asiago di malga ha un gusto diverso da quello prodotto in caseificio e, pur esistendo un disciplinare, noi vogliamo assolutamente che persistano queste differenze.”Fiorenzo Rigoni

Presente alla cerimonia anche Michela Rodeghiero, nipote di Toni Nikel, che ha ricordato così il nonno e la sua attività di malghese a Porta Manazzo: “È stato un casaro, ma per me un nonno che mi ha insegnato ad amare questa terra perché è la cosa più importante che abbiamo, quella che sostiene i nostri passi. Mi ha insegnato ad osservare le impronte delle lepri, a cercare le volpi di notte, a camminare lentamente in montagna perché è importante avere pazienza. Quella stessa pazienza che lui ci ha messo per stagionare questa forma”.

Ad aprire completamente la forma di Porta Manazzo con grande manualità, proprio come l’anno scorso, il sindaco Rigoni Stern, che si è unito alle celebrazioni della vita del malghese Antonio Rodeghiero: “Ho avuto l’onore di tagliare una rara forma di Asiago realizzata 10 anni fa dal malghese e maestro casaro Antonio Rodeghiero Nikel, storico gestore della nostra malga di Porta Manazzo. Un formaggio dal sapore straordinario che ci ha fatto ricordare Toni Nikel che da maggio a settembre iniziava la “sua” stagione fatta di suoni dei campanacci delle vacche al pascolo, del profumo di latte e dei fiori. Con il suo sorriso accoglieva chi giungeva lassù per assaggiare i prodotti che sapientemente sapeva fare. Raccontava gli aneddoti di una vita, dall’amicizia con Mario Rigoni Stern a quella con Ermanno Olmi, alle storie del tempo andato, affascinando i molti che frequentavano la sua malga. Era nato a malga Palù 92 anni fa. Lì, il padre gli aveva trasmesso i segreti di questa antica e nobile professione che Toni ha saputo esercitare con passione e maestria lasciando un segno tangibile nella storia del nostro formaggio”.

Con una quotazione attorno ai 350 euro al chilogrammo, le due forme sono poi state messe in vendita e il ricavato della vendita verrà devoluto agli archeologi dell’università di Padova, guidati dal professor Armando de Guio, per supportare il progetto di ricerca d’avanguardia esteso a tutto l’Altopiano e condotto in collaborazione con i malghesi in merito alla complessità del paesaggio agrario di montagna.


Il video della cerimonia del taglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline