Rotzo: l’ex cimitero diventa ‘Garto dar Gadènkhe’, il Giardino della Memoria

Rotzo ex cimitero - Il giardino della memoria - Ecomuseo Cimbro Sette Comuni

Nel vecchio cimitero di Rotzo, anticamente detto ‘dei Prunnar‘, sono stati posati alcuni pannelli che ripercorrono i fatti più salienti della storia del più antico paese dei Sette Comuni dando vita al nuovo spazio riprogettato come il ‘Giardino della Memoria‘, o meglio ‘Garto dar Gadènkhe‘, nell’antica parlata cimbra.

È un’installazione stabile, una mostra, cioè, sempre aperta, accessibile a tutti, posta all’ingresso di Rotzo, sotto il campanile, e comunicante con un ampio parcheggio“, è la presentazione degli amministratori che hanno portato avanti questo progetto culturale. “L’esposizione di pannelli si sviluppa in orizzontale, proprio come lo scorrere del tempo, in una sequenza di 20 metri lineari dove date ed eventi narrano i momenti più rilevanti dell’identità collettiva del territorio Sette Comuni“.

Un pensiero lo hanno voluto dedicare anche lo studio associato che ha realizzato l’opera: “Mancava l’ultimo tassello per concludere un lungo percorso iniziato nel 2017 quando fummo chiamati ad intervenire in diversi luoghi della piccola cittadina di Rotzo, dalle aree adiacenti al Museo Archeologico, al padiglione informativo, alle due isole ecologiche riqualificate, sino ai 12 chilometri di percorsi tabellati, finendo con l’esposizione permanente all’aperto nel Giardino della Memoria, venti metri di pannelli nei quali si sintetizza la storia di questi luoghi, con riqualificazione della piccola piazza antistante ad esso che valorizza il bellissimo portale storico“.


Le aree tematiche della mostra

Questa raccolta storica è articolata in due sequenze di pannelli.

La prima parte dalla preistoria, tratteggia la fase di colonizzazione e di organizzazione in Federazione di Comuni del territorio, l’economia silvopastorale, giunge quindi fino al profugato, quando cioè nel 1915 ai primi segni della guerra la popolazione fu fatta scendere in pianura e costretta ad abbandonare i propri beni e le proprie case.

Nella seconda parte la vita riprende con il ritorno dal profugato avvenuto a partire dal 1919, racconta i punti salienti degli ultimi cento anni e conclude con una breve presentazione dell’Ecomuseo Cimbro Sette Comuni, recentemente premiato con la bandiera verde di Legambiente, di cui il Giardino della Memoria è parte integrante.


Assegnata la bandiera verde all’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni. 

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