Giovedì, nell’ambito del Salute Web fest , è andato in scena in piazza Carli ad Asiago un talk con i vertici della sanità della Regione Veneto e dell’Ulss 7 Pedemontana, ma le Pance dell’Altopiano, un agguerrito gruppo di mamme e future mamme, batte i pugni sul tavolo. Poca promozione dell’evento, forse il timore di sentirsi porre domande scomode, insinuano. E affidano quindi a un post sulla loro pagina social riflessioni e preoccupazioni che da tempo attanagliano la popolazione altopianese.
“Con grande dispiacere da parte di tutte noi mamme delle Pance dell’Altopiano – esordisce il gruppo di Asiago – siamo venute a conoscenza, purtroppo troppo tardi, che giovedì 21 luglio si è svolto ad Asiago un convegno: ‘(E)STATE IN BENESSERE’, nel quale si è parlato della situazione sanitaria nel nostro Altopiano. Ospiti d’onore: Manuela Lanzarin, Assessore regionale alla sanità, il dott. Antonio di Caprio direttore sanitario dell’ULSS 7 e la dott.sssa Giulia Castiglione, responsabile del Pronto soccorso di Asiago.”
“L’evento, molto poco pubblicizzato – (n.d.r, noi di 7 Comuni Online ne avevamo comunque dato notizia: QUI l’articolo) – e fatto passare come un festival dedicato alla salute e la benessere, (così viene descritto sull’agenda Estate Asiago), ha avuto invece come tema principale il nostro nosocomio e i servizi che, a detta dell’Assessore Lanzarin, sono stati potenziati anche in vista della stagione turistica estiva. Sempre secondo l’Assessore, in questi anni molto è stato fatto per dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini. Ci è dispiaciuto immensamente non essere state invitate a questo confronto istituzioni/popolazione perché di quesiti, per tutti gli ospiti d’onore, ne avremo avuti un bel po’ da porre.”
“In particolare, – continuano le Pance dell’Altopiano – all’Assessore avremmo voluto chiedere se per “potenziamento dei servizi” intendesse che aggiungere dure ore al turno del pediatra fosse sufficiente (al momento il pediatra è infatti presente indicativamente dalle 08.30 alle 16.30 circa con orari variabili, quindi meglio prima chiamare). Le avremmo chiesto se fra i tanti ottimi professionisti che ha nominato c’è anche qualche pediatra disposto a dare il cambio alla nostra storica Dott.ssa Marialuisa Zadnik in modo da coprire tutte le 24 ore perché si sa… i bimbi nascono quando vogliono o stanno male in modo imprevedibile, mica su appuntamento.”
“Al dott. Bramezza avremmo poi chiesto delucidazioni sul come mai telefonando al numero vedere del CUP, ci vengono sempre dati appuntamenti all’ospedale di Bassano, nonostante suddette visite siano prenotabili anche presso il nostro ospedale spesso in tempi più brevi.”
“Tante sono le domande – concludono le mamme altopianesi – che avremmo voluto porre e un dubbio sorge spontaneo: forse si è voluto far apparire perfetta una sanità che invece proprio così perfetta non è, che ci sono ancora tante lacune, tante domande senza risposte, tanta incertezza e confusione. Attendiamo che le promesse che ci sono state fatte vengano mantenute, siamo stanche delle vostre bugie e dei vostri giochetti.”
”Abbiate il coraggio di guardarci in faccia e dirci cosa veramente avete intenzione di fare con il nostro ospedale!”
Visto il tema di particolare interesse per tutta la popolazione dell’altopiano, la nostra redazione ha pensato di rendersi disponibile fin da ora ad organizzare, previa disponibilità degli attori in causa, un confronto pubblico sulla sanità altopianese.
Il post della Pance dell’Altopiano
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