È stato diagnosticato il primo caso di vaiolo delle scimmie nell’Ulss 7 Pedemontana. A comunicarlo è stata l’azienda sanitaria, la quale ha precisato che il soggetto contagiato si trova in isolamento domiciliare in buone condizioni di salute.
Per il momento non è ancora nota la provenienza esatta del paziente, del quale è stata comunicata solo l’area di residenza, il Distretto 1, che però comprende Bassano, l’Altopiano dei Sette Comuni e diversi altri comuni.
La diagnosi è stata effettuata dall’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Ospedale di Santorso, dove il paziente era stato visitato. “La sintomatologia sospetta – ha precisato l’Azienda sanitaria – ha spinto gli specialisti del reparto ad attivare lo specifico protocollo messo a punto dalla Regione Veneto, contattando il Laboratorio di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova per l’invio di un campione da analizzare. Le verifiche di laboratorio effettuate su quest’ultimo hanno quindi confermato il sospetto di diagnosi”.
È quindi scattata un’indagine epidemiologica, ma dai primi accertamenti sembrano non esserci significativi pericoli di estensione del contagio in ambito locale, mentre è probabile che la sua origine sia da collocarsi al di fuori del territorio dell’Ulss 7 Pedemontana.
“Vorrei sottolineare la prontezza con cui questo caso è stato identificato dal team di giovani infettivologi dell’ospedale di Santorso – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza – Terremo monitorata la situazione ma riteniamo che non ci sia motivo di allarme”.
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