L’Osteria Antico Termine verrà riqualificata entro il 2022

La minoranza critica i criteri sbilanciati del bando. Munari: "Una scelta coraggiosa per valorizzare il patrimonio di Gallio"

Osteria all'Antico Termine

È previsto entro la fine dell’anno in corso l’affidamento alla nuova gestione dell’Osteria Antico Termine, struttura di proprietà del Comune di Gallio che si trova lungo la strada provinciale 349 verso Trento e facente parte del censuario di Asiago.

Alla fine di maggio l’amministrazione comunale di Gallio ha deliberato i criteri per l’assegnazione dell’Antico Termine, basati su parametri che si concentrano più su un progetto di riqualificazione dell’esercizio commerciale che sull’offerta economica formula dai candidati. La concessione verrà infatti aggiudicata, per una durata di 9 anni eventualmente rinnovabile per ulteriori 9 e a fronte di 10 mila euro di canone annuale, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, con 80 punti relativi all’offerta tecnica e 20 all’offerta economica.

Criteri che non convincono la minoranza, inducendola a votare in maniera contraria alla delibera. Secondo Andrea Pinaroli, risulta sbilanciato il punteggio previsto per l’offerta tecnica rispetto all’offerta economica: “Al cronoprogramma, ad esempio, possono essere attribuiti solamente 10 punti. Il rischio è che un grande imprenditore formuli un’importante offerta, soprattutto sotto il profilo tecnico, ma con possibili ricadute negative a livello gestionale, come rilevato con la struttura di Campomulo. Si sarebbero potuti inserire – prosegue il capogruppo di Noi di Gallio – dei punteggi che avessero favorito, ad esempio, i giovani imprenditori o le imprenditrici femminili, come fatto per l’assegnazione delle malghe. Oppure si sarebbe dovuta favorire una gestione famigliare della struttura, che avrebbe garantito maggiormente una conduzione nel tempo”.

Il sindaco Emanuele Munari fornisce le motivazioni della scelta attuata, spiegando che è stata la condizione dell’immobile a convincere l’amministrazione della necessità di assegnarlo ad un concessionario intenzionato ad investire a lungo termine: “Essendo l’Antico Termine un bene con scopi commerciali e in virtù della vetustà dell’immobile, si è ritenuto di dover intervenire dando la possibilità a chi vuole impegnarsi di fare un investimento reale su quello che da sempre è un simbolo di Gallio. Ciò dimostra il coraggio dell’amministrazione, coraggio che è invece mancato alle precedenti amministrazioni, e una visione che come è noto a tutti infastidisce l’opposizione”.

“Sorrido alle dichiarazioni di Pinaroli e della minoranza – prosegue Munari – persone che nulla hanno a che fare con l’essere amministratori. Questo è un bando ambizioso che stravolge e rivoluziona l’inerzia della vecchia amministrazione, a partire da Pino Rossi e il suo staff. Ricordo che l’idea di valorizzare il patrimonio di Gallio con un bando l’abbiamo avuta noi, mentre loro non si sono neanche degnati di mettere in ordine i mappali dell’Antico Termine. Con questa amministrazione non si svende, si valorizza.”

Il Sindaco torna poi sul futuro dell’Antico Termine, annunciando che già diverse persone hanno chiesto informazioni per un’eventuale candidatura: “Essendo una struttura più piccola rispetto alle Melette o Campomulo potrebbe essere più accessibile anche in termini di investimento. L’attuale concessionario, ormai storico, credo sia il soggetto più interessato ad investire concretamente, grazie ai 18 anni di possibile gestione. C’è la possibilità di trasformare l’Antico Termine in una fonte di reddito ben più redditizia di quello che è adesso, utilizzabile anche d’inverno. Teniamo l’asticella alta, a scendere si fa sempre in tempo”.

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