Venerdì 27 maggio, presso l’aula magna della Scuola Primaria “M. Ortigara” di Asiago, gli alunni della classe 3^D del Tempo Pieno come da tradizione hanno preparato per genitori, parenti ed amici, una serata di fine anno scolastico che si è rivelata molto semplice, ma ricca di entusiasmo. Il tema, un bambino e le sue emozioni: una storia che parla di inclusione, diversità superate e conoscenza profonda dell’animo umano.
Di seguito, il racconto della recita andata in scena attraverso la penna di Serenella Di Bartolo, rappresentante di classe.
Questo “progetto” dal titolo “SEI FOLLETTI NEL MIO CUORE” è nato dal desiderio, di tutte le insegnanti del team, di realizzare qualcosa che rendesse partecipi le famiglie del percorso sulle emozioni che è stato svolto nel corso del secondo quadrimestre. Bambini e insegnanti hanno cominciato questa avventura sulle emozioni ponendosi delle domande. “Ci succede mai di sentirci così felici da metterci a cantare e saltare sul letto anche se è mezzanotte e qualcuno urla che i vicini stanno dormendo?” Oppure, “Ci capita di sentirci così tristi da scoppiare a piangere anche se proprio non vorremmo farlo?” Durante questi tre anni di scuola, vissuti solo in parte in presenza, ogni mattina, in agorà, hanno registrato le loro emozioni parlando di come si sentivano in quel momento o di che cosa li aveva resi tristi, felici, preoccupati, il giorno prima. Al piccolo Tommy, il bambino che hanno incontrato nella fiaba letta, queste cose, come a noi, sono capitate un sacco di volte e così si è messo in testa una certa idea …In questa storia, però, non c’era solo Tommy. C’erano anche altri personaggi e, in particolare, sei simpatici e buffi folletti che li hanno fatti ridere e volare con la fantasia verso luoghi strani e divertenti. Ma cosa c’entrano i folletti con Tommy? Direte voi. Noi lo abbiamo scoperto, entrando con i nostri bambini nella storia di Rosalba Corallo dal titolo “Sei folletti nel mio cuore” e, insieme ai personaggi del libro, abbiamo vissuto una fantastica avventura!
Le insegnanti, lavorando in equipe e ognuna in base alle proprie competenze, hanno cercato di creare le condizioni necessarie per rispondere alle esigenze di formazione degli alunni, traducendo le Indicazioni Nazionali per il Curricolo in progetto di lavoro didattico tenendo conto della situazione reale della classe e di ogni singolo alunno, delle sue capacità, del suo bisogno e della sua esigenza di esprimersi in modi diversi. Tutto questo è servito alle insegnanti per avviare concretamente le attività laboratoriali.
Con le attività di laboratorio hanno potuto constatare capacità espressive dei loro alunni che non conoscevano e che mai si sarebbero manifestate restando ferme sui banchi di scuola. Hanno visto e scoperto i propri alunni in modo diverso, perché essi hanno saputo e potuto esprimere con le attività proposte, il loro “io” più nascosto, superando le inibizioni dettate dalla timidezza e la paura di essere giudicati. Ciò che le docenti hanno voluto sottolineare è che a nessuno dei bambini è stato imposto un ruolo, ognuno di loro ha potuto scegliere o accettare quello che gli veniva proposto. Sono venuti alla luce talenti nascosti da coltivare che hanno piacevolmente sorpreso le insegnanti e che sicuramente, durante la serata, hanno sorpreso anche i genitori e tutti i presenti.
L’attività ha avuto lo scopo principale di sensibilizzare i ragazzi sul valore della diversità, una diversità non solo fisica, ma anche di idee, di sentimenti e di emozioni, insomma una diversità osservata a 360° che deve essere vista come arricchimento e non come motivo di divisione o di esclusione. Non è sempre facile mettere insieme idee e personalità diverse, ma questa esperienza che hanno condiviso intensamente e con la quale tutti si sono anche divertiti, ha fatto capire che tutto è possibile, basta crederci!
Dalla fantasia collettiva di insegnanti e bambini è nato un libro che riassume la fiaba e che contiene le loro emozioni. Inoltre la scenografia è stata realizzata con i disegni rappresentanti le emozioni espresse usando tecniche diverse (acquerelli, collage, pennarelli, stoffa, ecc). Tutte le attività proposte avevano lo scopo di rendere consapevoli i ragazzi delle proprie emozioni per conoscerle meglio e, con diverse strategie, imparare a controllarle. I bambini hanno espresso ciò che sentivano in diversi modi: disegno, dialogo, musica, movimento, drammatizzazione e scrittura, coinvolgendo così varie discipline.
La serata è terminata con il canto e la danza del brano “Prendi un’emozione” che ha commosso tutti i presenti e ha fatto sentire tutti, genitori, insegnanti e bambini, un’unica formidabile squadra.
La rappresentante di classe Serenella Di Bartolo
(per conto dei genitori)
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