Hockey ghiaccio: l’Italia termina il Mondiale perdendo anche con il Kazakistan e retrocede in Prima Divisione

Ai Mondiali di Top Division di Helsinki l’Italia le prova tutte ma il Kazakistan è troppo forte e sfrutta con determinazione tutte le occasioni che ha, conquistando per 5 reti a 2 il match che valeva salvezza e retrocessione. L’anno prossimo gli Azzurri torneranno quindi di nuovo Prima Divisione dove mancano dal 2018, ma a fine partita il capitano Daniel Frank ha rassicurato già tutti gli appassionati: “torniamo su presto e non andiamo via“.

Finisce così il percorso degli Azzurri in Finlandia. Non contano più le buone prestazioni quando si guarda la classifica finale. Si chiude con 1 punto il torneo disputato dai ragazzi di Greg Ireland che non riescono a ripetere il risultato di Bratislava 2019, per altro arrivato al termine di un mondiale molto diverso rispetto a quello finlandese. Si torna quindi in Prima Divisione nel Gruppo A, competizione a cui l’Italia non partecipava dal 2018 e spera di lasciare al più presto possibile per tornare in Top Division a finire il lavoro cominciato quest’anno.

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Le parole di Greg Ireland sul percorso della squadra e sul futuro della Nazionale: “Oggi fa malissimo…siamo insieme da 6 settimane, lontani dalle nostre famiglie. Abbiamo lavorato tantissimo convinti di poter vincere almeno una partita eppure…quella di oggi è una ferita che non si chiuderà per molto tempo. In questo Mondiale abbiamo dimostrato di essere una squadra regolarmente competitiva. Abbiamo instaurato una cultura professionale e positiva nella nostra squadra e aumentato il livello di molti giocatori e quindi del gruppo. Non sono soddisfatto, al momento non so bene come mi sento ma so solo che sono estremamente orgoglioso della squadra. Quest’anno abbiamo capito che cosa ci serve, quali sono le cose che sappiamo fare e soprattutto quali sono quelle in cui migliorare. Il fattore che più ci differenzia dalle altre squadre, oltre alla mancanza di giocatori NHL, è il pattinaggio.  Più sei bravo a pattinare, più sei coinvolto nel gioco. Arrivi prima arrivi sui dischi, aggiri la difesa come hanno fatto loro oggi, è sicuramente uno degli aspetti su cui dobbiamo potenziarci, questo e la capacità di eseguire. Tiri, passaggi, ingaggi, qualsiasi cosa può essere eseguita meglio e a volte ci è mancato.
Adesso i ragazzi devono lavorare su questi aspetti. Non è facile, hanno bisogno delle risorse necessarie, di più allenamenti e migliori. I club non sempre riescono a garantire quello che noi siamo riusciti a fare in queste sei settimane. Questa è un’altra cosa su cui servirebbe lavorare. Io personalmente credo che quella che abbiamo iniziato sia la strada giusta. Credo nel nostro percorso e nel lavoro svolto ma al momento non so dare una risposta sul futuro, quanto meno quello mio. Ho bisogno di prendere del tempo prima di arrivare ad una decisione. Sono stati anni, soprattutto l’ultimo, molto pesanti e adesso penso solo a tornare a casa dalla mia famiglia. Devo comunque dire che questa esperienza sia stata ‘rinfrescante’ e positiva. Credo assolutamente nel fatto che l’Italia appartenga ad un Mondiale di Top Division, quest’anno ci siamo fatti sfuggire l’occasione con la Francia e ci sono stati altri episodi, alcuni di cui non voglio ancora parlare, che hanno reso il risultato finale quello che è, ma sicuramente abbiamo dimostrato di appartenere alla competizione”.


Il resoconto della partita

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Ci mette un po’ ad entrare in partita l’Italia, subito in ritmo invece il Kazakistan che pressa efficacemente e si rende pericolosissimo già alle prime occasioni. Troppe giocate forzate nei primi minuti per la squadra di Greg Ireland che va finalmente alla conclusione proprio con Enrico Miglioranzi servito da McNally in contropiede. E’ un tiro che cambia la partita per l’Italia che comincia ad attaccare con insistenza. Ad un passo dal gol Daniel Frank che vede all’ultimo un rebound generato dal tiro di Diego Kostner. Poco dopo McNally da dietro porta trova l’inserimento di Frigo ma non basta per battere Shutov. Rompe il momento positivo una penalità di Simon Kostner costretto ad un gancio su un contropiede kazako. Superiorità numerica in cui il Kazakistan gira bene il disco e va al tiro più di una volta trovando il gol del vantaggio. Servito sulla linea di porta (schema già provato prima) Curtis Valk, il nativo di Medicine Hat (Canada) attacca subito la porta di Bernard e segna con un secondo tentativo, è 1 a 0. Reagisce l’Italia con Simon Kostner che questa volta trova due minuti a favore per un intervento scorretto di Beketayev dando la possibilità di testare per la prima volta il pessimo penalty kill del Kazakistan. Sono due minuti giocati in attacco per gli azzurri che però non trovano la rete fino a quando con 20 secondi dal ritorno in 5 vs 5, Enrico Miglioranzi tira verso la porta dove trova la deviazione vincente di Brandon McNally. Parità e prima rete in nazionale per l’attaccante dei Cardiff Devils, forse il migliore in pista fino a questo momento. Purtroppo non dura molto il vantaggio italiano con il Kazakistan che torna subito in vantaggio sfruttando il talento della coppia di difensori della prima linea. Dopo un tiro di Jesse Blacker, Nikita Mikhailis viaggia con il disco nel terzo offensivo, incrocia sulla blu con Valeri Orekhov (difensore, top scorer della squadra) che attacca verso la porta e batte Bernard con un tiro imprendibile.

Comincia il secondo tempo in maniera molto simile al primo. Kazakistan più in partita utilizzando molto la qualità dei suoi giocatori più offensivi come Starchenko e Valk. L’Italia viene schiacciata verso la porta di Bernard e fa fatica a ripartire. Su un turnover in uscita di zona (disco mantenuto in attacco dal solito Blacker), Pethukov attacca in 2 vs 1. Prima conclusione bloccata da Trivellato ma il numero 15 kazako recupera il disco e sfruttando un Bernard fuori tempo per via del tiro bloccato, mette il disco alle sue spalle dove arriva Asetov a segnare da due passi. E’ un momento difficile, un gol pesantissimo che rischia di far finire tutto ma se c’è una cosa che questa squadra ha dimostrato con costanza durante tutta la durata del torneo è che non molla veramente mai. Nel cambio successivo, Dylan Di Perna si lancia in avanti con il disco sulla stecca. Entra in attacco e va alla conclusione che respinta dal difensore si trasforma in un assist per Diego Kostner. Controllo difficile per il gardenese che non riesce ad andare al tiro subito e si trascina il puck dietro alla linea di porta. Ancora una volta quando tutto sembra svanito, Kostner da dietro la porta e in movimento, trova il modo di far passare comunque il disco alle spalle di Shutov. Gol difficilissimo e importantissimo che tiene l’Italia in partita. Insiste l’Italia vicina al pareggio con Mantinger ma presto il Kazakistan torna a comandare la partita. Lunghi cambi in attacco comandati da Blacker – Orekhov rendono i kazaki sempre più pericolosi e padroni del match. E’ il momento di affidarsi ad Andreas Bernard che chiude la porta per tutta la fine del tempo tenendo il parziale in parità. Si complicano ulteriormente le cose quando al 38:42 Di Perna colpisce Rakhmanov con una dura carica. Non c’è inizialmente alcuna chiamata sul contrasto avvenuto nel terzo difensivo italiano ma pochi secondi dopo il gioco viene fermato per permettere all’attaccante kazako di uscire dalla pista. Gli arbitri vanno comunque a vedere il replay e dopo pochi istanti scioccano la partita dando 5 minuti + 20 di penalità a Dylan Di Perna che finisce qui il suo mondiale.

C’è da difendersi e c’è da farlo bene nei primi minuti del terzo tempo che cominciano con un lungo power-play per il Kazakistan. L’Italia svolge il compito quasi alla perfezione, soffre ma non concede troppo fino a quando al 43:29 Roman Starchenko continua la sua tradizione di fare gol all’Italia e con un tiro insidioso dal cerchio dell’ingaggio batte Bernard sul suo palo. Comincia di fatto con 16 minuti e mezzo il terzo tempo del Blue Team chiamato a segnare almeno due reti. Difficile ritrovare il ritmo offensivo necessario dopo tanti minuti passati e il Kazakistan punisce subito gli azzurri in contropiede. Si fa sentire la velocità degli avversari, che viaggiano in contropiede ancora con Orekhov che supera la difesa italiana e poi trova Mikhailis sul secondo palo, libero di appoggiare in rete il 5-2. E’ finita la partita di Andreas Bernard, assolutamente incolpevole sull’ultima rete, ritorna Justin Fazio e l’Italia ha meno di un quarto d’ora per cambiare la sua storia ma oggi ad Helsinki non avvengono miracoli. Gli ultimi minuti vanno via troppo veloci, l’Italia non si arrende e continua a spingere per il gol ma il Kazakistan non abbandona la partita e ogni volta che può sfrutta la propria tecnica per tenere il disco il più possibile. Esce anche Fazio ma ormai non ci sono più energie necessarie. Sono solo 4 i tiri parati da Shutov nel terzo periodo e nonostante la supremazia territoriale nel finale, il risultato non cambia. Non rimonta l’Italia che chiude la partita sconfitta 5-2.


Gli highlights


Le classifiche del Mondiale

Hockey ghiaccio Italia Mondiali Helsinki Finlandia 2022 classifica giornata 7


Il Calendario dei Mondiali

Sabato 14 maggio
ore 15:20  Svizzera – Italia  (5 – 2)

Domenica 15 maggio
ore 11:20  Italia – Canada   (1 – 6)

Martedì 17 maggio
ore 15:20  Italia – Danimarca   (1 – 2)

Mercoledì 18 maggio
ore 15:20  Francia – Italia   (2 – 1 O.T.)

Venerdì 20 maggio
ore 15:20  Germania – Italia   (9 – 4)

Sabato 21 maggio
ore 19:20   Italia – Slovacchia   (1 – 3)

Lunedì 23 maggio
ore 15:20  Kazakistan – Italia    (5 – 2)


Roster Italia

Andreas Bernard (1 – portiere)
Davide Fadani (35 – portiere)
Justin Fazio (32 – portiere)

Lorenzo Casetti (17 – difensore)
Dylan Di Perna (90 – difensore)
Gregorio Gios (44 – difensore)
Daniel Glira (21 – difensore)
Enrico Miglioranzi (15 – difensore)
Phil Pietroniro (37 – difensore)
Peter Spornberger (10 – difensore)
Alex Trivellato (53 – difensore)

Ivan Deluca (46 – attaccante)
Daniel Frank (94 – attaccante)
Luca Frigo (93 – attaccante)
Dante Hannoun (82 – attaccante)
Marco Insam (8 – attaccante)
Diego Kostner (22 – attaccante)
Simon Kostner (23 – attaccante)
Marco Magnabosco (95 – attaccante)
Daniel Mantenuto (9 – attaccante)
Matthias Mantinger (91 – attaccante)
Brandon McNally (74 – attaccante)
Alex Petan (19 – attaccante)
Marco Sanna (5 – attaccante)
Tommaso Traversa (88 – attaccante)

Direttore Sportivo: Stefan Zisser

Capo Allenatore: Greg Ireland
Assistente Allenatore: Larry Huras
Assistente Allenatore: Giorgio De Bettin
Assistente Allenatore / Video Coach: Diego Scandella
Allenatore Portieri: Cameron MacDonald
Preparatore Atletico: Stephen Breisner

Team Leader: Nicola Basso
Attrezzisti: Ivo Dalsasso, Felice Zandegiacomo
Fisioterapisti: Carlo Ramponi, Guido Tonelli
Dottore: Giovanni Costacurta


Credit: FISG, foto e video IIHF

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