È stato pubblicato il bando Unioncamere Veneto che definisce modalità e tempi per accedere al contributo stanziato a favore delle imprese ricettive ubicate all’interno di comprensori sciistici. Un contributo fortemente richiesto da Federalberghi e Fipe Confcommercio ed ottenuto con il Decreto Sostegni al fine di compensare gli effetti negativi delle misure restrittive adottate nei mesi invernali dello scorso anno per fronteggiare la pandemia.
Il bando è rivolto alle imprese aventi sede legale o unità locali situate nei comuni interessati dalla presenza di impianti a fune e piste da sci o nei comuni contigui che completano l’offerta turistica. Per quanto riguarda l’Altopiano, sono compresi nell’area i comuni di Asiago, Foza, Gallio, Lusiana-Conco, Roana e Rotzo.
Ammesse alle agevolazioni sono le imprese del settore turistico-ricettivo con sede operativa ubicata ad un’altitudine superiore ai 600 metri s.l.m., che risultano attive alla data della presentazione della domanda di ristoro e hanno avuto un calo el
Contributo: domande fino al 30 maggio
Sono ammesse alle agevolazioni le imprese del settore turistico-ricettivo che, oltre a presentare i requisiti riguardo la sede legale e operativa, hanno avuto un calo del fatturato pari almeno al 30% con riferimento al periodo compreso fra il 1° dicembre 2020 e il 30 aprile 2021 rispetto al medesimo periodo della stagione sciistica 2018-2019. L’entità
del calo del fatturato dovrà essere dichiarata al netto di eventuali altri contributi/ristori ricevuti afferenti alla copertura di perdita di fatturato nell’ambito del “Quadro temporaneo per le misure di Aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”.
A poter beneficiare del ristoro sono le attività turistico-ricettive alberghiere, anche all’aperto, compresi i bed & breakfast, le case per vacanze, i rifugi alpini, ma anche le imprese agrituristiche che svolgono attività di alloggio connesse all’azienda agricola.
Per le imprese non attive nel 2018 invece, devono risultare attive a partire da una data compresa fra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021. In tal caso, non è richiesta all’impresa la dimostrazione del calo minimo del fatturato e non è altresì applicabile al ristoro l’incremento legato alla fascia di riduzione ricavi.
L’entità dei ristori è erogata tenendo conto del calo di fatturato dell’impresa a seguito della chiusura degli impianti nella stagione sciistica 2020-2021 ed è parametrata al numero dei posti letto, così come risultanti dalla classificazione delle strutture ricettive della Regione Veneto.
Strutture ricettive alberghiere
Il ristoro-base viene definito in misura variabile, in proporzione al numero di posti-letto, a partire da un ristoro-base di importo pari a 1.000 euro per posto letto. Il ristoro-base complessivo viene poi rimodulato in relazione ai seguenti fattori:
– Perdita di ricavi subita dalla struttura ricettiva
È applicato un aumento progressivo del ristoro-base in misura proporzionale alla riduzione dei ricavi, secondo gli scaglioni sotto riportati:
da 30% a 40%: 0
da 40% a 50%: + 10%
da 50% a 60%: + 15%
da 60% a 70%: + 20%
>70%: + 25%
– Dimensioni della struttura (numerosità posti-letto):
< 51 posti-letto: 0
51-100 posti letto: + 5%
101-200 posti letto: + 10%
>200 posti letto: + 15%
– Localizzazione del Comune
Comuni interessati dalla presenza di impianti: 100% dell’importo finale del ristoro
Comuni limitrofi: 75% dell’importo finale del ristoro
Strutture ricettive complementari
L’importo del ristoro-base (Euro/PL) è individuato in relazione alla tipologia di struttura:
Alloggi turistici: 400 euro / posto letto
Case per vacanze: 600 euro / posto letto
Unità abitative ammobiliate ad uso turistico: 400 euro / posto letto
Bed & breakfast: 500 euro / posto letto
Rifugi alpini: 800 euro / posto letto
Il ristoro-base complessivo viene poi rimodulato in relazione ai fattori perdita dei ricavi e localizzazione del comune in analogia a quanto sopra evidenziato per le strutture alberghiere
Strutture ricettive all’aperto
Il ristoro viene definito in misura variabile, tenuto conto del numero di posti-letto, secondo questo schema:
fino a 200 posti letto: 160 euro / posto letto
per gli ulteriori posti letto da 201 a 400: 80 euro / posto letto
per gli ulteriori posti letto da 401 posti letto in su: 40 euro / posto letto
Il ristoro-base complessivo così calcolato viene rimodulato in relazione a fattori ricavi/localizzazione in analogia a quanto sopra evidenziato per le strutture alberghiere
In ogni caso il ristoro complessivamente erogato all’impresa non potrà essere superiore alla perdita di fatturato registrata dall’impresa stessa. Il ristoro massimo concedibile è in ogni pari a 200 mila euro per impresa, salvo il caso in cui l’impresa gestisca più unità operative localizzate nel territorio dei comuni interessati; in questo caso la stessa potrà fruire del ristoro per ogni unità operativa indicata in domanda, entro il limite del triplo del contributo previsto per l’unità operativa maggiormente contribuita.
La domanda di partecipazione, resa nella forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto di notorietà, deve essere presentata esclusivamente per via telematica
per mezzo di SPID o CNS del legale rappresentante dell’impresa, utilizzando il portale
restart.infocamere.it
La domanda non è soggetta al pagamento dell’imposta di bollo e costituisce sia istanza di concessione che di liquidazione del sostegno e pertanto la stessa deve riportare il codice IBAN del beneficiario.
L’indirizzo di Posta Elettronica Certificata che viene inserito nella domanda di contributo verrà utilizzato da Unioncamere per la trasmissione di tutte le comunicazioni.
L’apertura dei termini per la compilazione e la presentazione della domanda di sostegno è
prevista a partire fino alle 16 del 30 maggio.
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