L’Altopiano, dopo essere rientrato nei primi posti delle destinazioni preferite dai turisti nel 2021 e a dispetto delle previsioni di Confcommercio che a fine anno evidenziava una situazione disastrosa per il turismo italiano, va oltre ogni aspettativa e registra numeri incredibili, superando anche Vicenza.
Infatti, mentre le città d’arte come il capoluogo di Provincia o Venezia soffrono ancora gli effetti della pandemia, con un’evidente carenza perdurante di turismo estero, Asiago supera del 14,3% negli arrivi e del 21,3% nelle presenze i numeri del 2019. I dati parlano chiaro: sono 7 mila gli arrivi in più e oltre 55 mila le presenze guadagnate dal territorio montano.
Complici i vasti spazi a disposizione, la prossimità ai centri urbani, le limitazioni per quanto riguarda i viaggi all’estero e l’ampia offerta di un territorio che si presta ad accogliere turisti di tutte le età e con ogni tipo di esigenza, l’Altopiano ha saputo rinnovare il suo splendore del periodo pre-Covid. A superare Asiago in questo boom, solo la classica destinazione litoranea Jesolo-Eraclea-Caorle, evergreen nelle mete turistiche preferite. Un sorpasso trascurabile, comunque, considerando la crescita di Asiago nell’ultimo biennio e un bilancio più che positivo nel 2021 con 314.631 presenze registrate (mentre Venezia ne conta appena 321.207).
Soddisfatto il Sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, che commenta così i dati: “Investimenti in infrastrutture e dotazioni turistiche, forte slancio nell’attività promozionale a livello nazionale, organizzazione di eventi di rilevanza nazionale durante tutti i mesi dell’anno per destagionalizzare, apertura di nuovi alberghi e ristrutturazione di quelli esistenti, riorganizzazione degli uffici turistici e centralità dell’ambiente nelle politiche turistiche. Questa è stata la ricetta per rilanciare il nostro turismo e per fare aumentare arrivi e presenze. Nel 2014 il periodo di permanenza media del turista ad Asiago era di 2,8 giorni, oggi abbiamo raggiunto i 4 giorni; possiamo finalmente sorridere di fronte a queste statistiche, anche se siamo consapevoli che è ancora molto il lavoro da fare”.
Entusiasta anche l’assessore al Turismo, Nicola Lobbia: “A mio avviso questi dati devono essere contestualizzati al momento pandemico. Sono oggettivi gli sforzi fatti negli anni da parte delle amministrazioni e dai privati per farsi trovare pronti in questo delicatissimo momento storico. In valore assoluto Venezia e Vicenza rappresentano l’eccellenza del Veneto, sono catalizzatori turistici, in termini di numeri, ineguagliabili. Ma non è quello il nostro obbiettivo – prosegue Lobbia che, in relazione alla creazione della nuova Ogd Montagna Veneta, commenta – L’obiettivo ora è affermarsi come destinazione turistica di montagna e fare percepire l’Altopiano come una destinazione unica facilmente raggiungibile sia da Venezia che da Vicenza, una montagna luminosa, dotata di servizi in grado di rispondere alle esigenze di un vastissimo pubblico. Una montagna facile inserita in un territorio esteso, autentico, con moltissimi contenuti storici naturalistici, culturali ed esperienziali. Una vera alternativa alla città, ad integrazione della straordinaria proposta turistica Veneta fatta di numerosi sistemi tematici che abbracciano le eccellenze dei territori dalle Dolomiti ai litorali, dalle Colline Trevigiane alla Pedemontana, dalla città d’arte al delta del Po. Poteva forse mancare l’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni quale migliore espressione della montagna Veneta? Non c’è alcuna volontà di staccarsi da Vincenza, la nostra emancipazione è semplicemente dettata da una condizione geografica che ci identifica in un sistema tematico turistico di montagna in perfetta sintonia con le eccellenze turistiche della Regione Veneto”.
Reazioni positive arrivano anche dal Sindaco di Gallio, Emanuele Munari, che pone l’accento sul risultato dell’intero territorio altopianese: “Sorprende, ma non troppo, la riscoperta dell’Altopiano di Asiago e dei 7 Comuni. Questa è una risposta ai miei oppositori e detrattori politici, che parlano solo di decadimento di Gallio, dimostrando sempre di non avere a cuore il proprio paese. Presenze in crescita su tutto il territorio e trend ancora positivo nonostante il periodo difficile e noto a tutti.”
Credit: dati tratti da Il Giornale di Vicenza
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