Approvato il regolamento d’uso del marchio Asiago

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Fumata bianca sul Comune di Asiago, che ha recentemente approvato il regolamento d’uso del marchio registrato col nome della città. Un’iniziativa avviata diversi anni fa, che ha dovuto attraversare un percorso lungo e difficoltoso per giungere ad una conclusione concreta che disciplinasse con completezza l’utilizzo del marchio Asiago.
Per chiarire bene i contorni del regolamento abbiamo intervistato Nicola Lobbia, assessore al turismo e al commercio del comune di Asiago, nonché delegato alla protezione e valorizzazione del marchio Asiago.

Finalmente il regolamento d’uso del marchio Asiago c’è. Quanto tempo ci è voluto per la stesura della versione definitiva e qual è l’obiettivo?

Per la versione definitiva del regolamento dalla prima registrazione, se non erro avvenuta nel 2016, sono stati impiegati quasi 6 anni.
È un’azione legata alla tutela del nome Asiago, anche se la nostra volontà politico-amministrativa non è creare un consorzio tutela della denominazione Asiago, bensì regolamentare l’utilizzo del nome Asiago e promuoverlo come marchio, anche collettivo, per creare sempre più un contesto di valorizzazione del territorio proponendo i prodotti locali.

Avete preso ispirazione da qualche esempio simile già esistente?

No, il regolamento è stato realizzato da uno studio legale per studiare e sviluppare questa particolare situazione legata alla registrazione a livello comunitario come Marchio che contiene la denominazione di un determinato luogo geografico.

Nel regolamento è indicato che gli accertamenti sul corretto uso del marchio verranno effettuati dal Comune o da soggetti appositamente delegati, mentre la conformità delle richieste viene verificata dal Comune, che dà risposta entro 30 giorni dalla presentazione della domanda. Da chi è rappresentato l’organismo di controllo citato?

Si tratta dello studio incaricato che già da un anno controlla le registrazioni marchi e quindi segnala al Comune se e dove intervenire. All’interno della nostra azione c’è infatti anche il profilo della tutela, quindi della sorveglianza attiva, messa in atto da questo studio che ci segnala mensilmente quali sono i loghi nuovi che richiamano il nome Asiago. Spetta comunque sempre al Comune decidere quando adire le vie legali.

Pare di capire che a poter richiedere la concessione d’uso a titolo gratuito del marchio Asiago siano i soggetti produttori di beni con sede in uno dei sette comuni dell’Altopiano, mentre le aziende con sede oltre i confini del territorio altopianese dovranno pagare una tariffa per ottenere la licenza d’uso. Questo, naturalmente, è solo uno dei requisiti necessari per inoltrare la richiesta. A quanto ammonta la tariffa prevista?

Il marchio può essere concesso a titolo gratuito e oneroso. Gratuito per tutti coloro che utilizzano prodotti del territorio oppure che realizzano un prodotto con partita iva sul territorio. Potrà essere concesso invece a titolo oneroso se qualcuno vorrà realizzare prodotti con la denominazione Asiago senza la partita iva nel territorio, utilizzando però prodotti del territorio o prodotti che valorizzino e promuovano il territorio attraverso l’uso del nome Asiago. Se la Diesel vuole fare una maglia Asiago, ad esempio, può farla pagando una tariffa. La tabella delle tariffe deve ancora essere disciplinata.

Sono espressamente esclusi dall’elenco dei beni soggetti ad autorizzazione di utilizzo del marchio i prodotti caseari: un passo indietro che, dopo le polemiche sorte negli scorsi mesi, conferma l’apertura al Consorzio Tutela Formaggio Asiago Dop?

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha il compito di tutelare il marchio depositato per i prodotti caseari. Nessun passo indietro: non è mai stato nella volontà dell’amministrazione creare percorsi che contrastassero con i prodotti caseari già ampiamente tutelati dal consorzio. L’amministrazione ribadisce che anche altri prodotti potranno fregiarsi del marchio Asiago.

L’obbligo di disponibilità ad aderire alla realizzazione di azioni collettive di valorizzazione del marchio, espressamente definito nel regolamento d’uso dello stesso, getta indirettamente le basi anche per una solida collaborazione con le aziende in vista della creazione dell’Ogd Montagna Veneta?

L’obbligo si riferisce alla disponibilità a partecipare agli eventi con i prodotti quali Foliage, Art&Ciocc e altri.

Il Regolamento del Marchio “ASIAGO”

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