È in corso in questi giorni in Francia la Grande Odyssèe Savoie Mont Blanc, la gara europea dei cani da slitta nata nel 2005 che si svolge annualmente nel mese di gennaio tra le Alpi di Francia e Svizzera. Si tratta di una delle competizioni più dure al mondo proprio per la topografia delle montagne attraversate e che ogni anno coinvolge un migliaio di persone nella sua organizzazione.
Quest’anno tra i musher provenienti dall’Italia c’è anche Lisa Bonato, la ventinovenne che di Zanè, ma che abita e lavora sull’Altopiano, dove si allena tutto l’anno con i suoi cani da slitta. Vive sola con i suoi nove Husky, che sono per lei come dei figli, cinque dei quali la accompagnano anche nelle gare.
Già campionessa nazionale di Sleddog su terra nel 2017, titolo conquistato con il suo Husky Iron, e nel 2021 con Steel, ogni anno Lisa partecipa a diverse competizioni di sleddog in giro per il mondo e sta costruendo la sua muta ideale, che le dà grandi soddisfazioni.
Con una determinazione e un coraggio da invidiare, Lisa è partita qualche giorno fa per la Francia alla guida del suo furgone insieme ai suoi fedeli amici a quattro zampe, decisa ad essere tra le prime, se non la prima in assoluto, italiane in gara alla diciottesima edizione della Grande Odyssèe.
Pettorale 88, sorriso rilassato e l’abbiamo vista iniziare la sua corsa proprio come se fosse sui sentieri di casa, incitando sapientemente la muta.
Attendiamo ora di conoscere il risultato della sua prova, sicuramente impegnativa sia dal punto di vista fisico che psicologico.
In bocca al lupo, Lisa!
La Grande Odyssèe
La Grande Odyssèe rappresenta non solo un evento sportivo, ma una vera e propria festa alla quale gli spettatori partecipano seguendo la gara con escursioni a piedi, con gli sci o con le ciaspole e assistendo a conferenze sul tema.
I concorrenti provengono da tutta Europa, specialmente da stati come Norvegia, Finlandia, Svezia, Francia, Italia e Russia. I cani che compongono la muta dei team partecipanti sono Husky e gareggiano su un tracciato di circa 1000 chilometri, di cui la metà corre su piste create appositamente per la competizione.
Sulla linea di partenza i concorrenti partono con un distacco di due minuti l’uno dall’altro, in base all’ordine di classifica.
Per lo sleddog non esiste una scuola da frequentare, ma è l’esperienza a guidare i mushers, i conduttori di slitte, che spesso sono anche gli allevatori dei propri cani da slitta e che perciò hanno consapevolezza nell’allestimento della muta.
Generalmente ai primi posti della muta si trovano cani esperti dai 5 anni in su, già in grado di dosare le proprie forze, più ubbidienti e che permettono al musher di portare a termine la gara. Alle loro spalle invece ci sono i cani più giovani, che hanno il solo compito di seguire la scia dei più anziani.
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