Un modus operandi maggiormente diffuso nelle grandi città, ma che sta prendendo piede anche sull’Altopiano, con i precedenti dei volantini contro i candidati alle comunali di Asiago e il più recente fatto dei volantini contro il Sindaco di Roana sparsi in gran parte del territorio di Asiago e Roana (leggi l’articolo).
Azioni vigliacche che ben poco rispecchiano l’animo della gente dell’Altopiano, ricalcando un tipo di criminalità che sul piano dell’opportunità potrebbe essere convenientemente sostituito da prese di posizione limpide, sicuramente più proficue ai fini delle proprie intenzioni, evidentemente volte al danneggiamento delle persone prese di mira.
È così che anche in questa occasione hanno voluto esprimere il loro dissenso gli autori anonimi delle scritte diffamatorie che sono comparse su alcuni muri di Enego un paio di notti fa. In particolare, in due notti successive sono stati imbrattati con scritte contenenti accuse pesanti contro il Sindaco Ivo Boscardin il muro di un edificio sulla strada a pochi chilometri dal Centro Fondo Enego e un muro della casa del consigliere di maggioranza con delega al patrimonio del Comune di Enego, molto probabilmente rivolte proprio a quest’ultimo, riguardanti il nuovo metodo di assegnazione delle malghe che sta per entrare in uso.
Dispiaciuto dell’accaduto il Sindaco Boscardin, che commenta così: “Ci dispiace che per le azioni di un irresponsabile passi una immagine del mio paese assolutamente diversa da quello che è. Un paese accogliente, tranquillo, in cui vive una Comunità di persone oneste e rispettose. Probabilmente lo scopo dello scrittore notturno e anonimo è proprio quello di infangare questa immagine e provocare un danno a tutti, anche ai muri, per motivi reconditi che forse neanche lui conosce”.
Solidarietà anche dalla Proloco di Enego, che condanna il gesto: “Crediamo che ogni forma di espressione di scontento debba pervenute alla cittadinanza e agli amministratori stessi tramite i canali istituzionali e in maniera educata. Siamo vicini in questo momento difficile all’amministrazione comunale”.
Resta ora da capire chi sia l’autore, o forse più di uno, dell’ennesimo gesto diffamatorio anonimo.
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