Sono 110 i ricoveri di pazienti Covid negli ospedali dell’ULSS 7 Pedemontana. Più in dettaglio, 40 sono al San Bassiano (35 in area medica e 5 in Terapia Intensiva), 53 all’ospedale di Santorso (48 in area medica, dove solo nella giornata di ieri ci sono stati 6 nuovi ingressi solo nella giornata di ieri, e 5 in Terapia Intensiva), 6 presso l’Ospedale di Comunità di Marostica e 11 presso il Centro Servizi Muzan a Malo. E la tendenza in aumento continua, di pari passo con l’andamento dei nuovi casi positivi: 423 quelli registrati ieri, dopo i 376 casi riscontrati domenica.
Analizzando i dati relativi ai ricoverati per Covid, questi risultano essere 17,5 per 100.000 abitanti tra i vaccinati, contro 95,5 per 100.000 abitanti tra i non vaccinati, che dunque in proporzione risultano avere una possibilità oltre 4 volte superiore di essere ricoverati. Anche l’età media è influenzata in modo significativo dall’adesione o meno alla campagna di vaccinazione: tra i ricoverati Covid non vaccinati è relativamente bassa, 66,4 anni, mentre è di 75,6 anni tra i vaccinati, quando facilmente incidono sul quadro clinico anche altre patologie.
«C’è chi usa questo nuovo incremento dei ricoveri per sostenere che i vaccini non sono efficaci, in realtà proprio i dati sui ricoveri ci dimostrano esattamente il contrario – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -, per non parlare dell’andamento dei decessi rispetto allo scorso anno. La verità è che il virus, con le nuove varianti, circola molto più velocemente rispetto ad un anno fa e i vaccini ci consentono di far fronte comunque alla situazione, riducendo in modo significativo lo sviluppo delle forme più gravi della malattia e la necessità di ospedalizzazione. Purtroppo però il virus si diffonde con estrema facilità in quel 15% di popolazione che non si è vaccinato, e che spesso trascura anche le più elementari misure di prevenzione, e questo mette tutti più a rischio. Non solo, danneggia anche tutte le altre categorie di malati, perché anche se stiamo facendo tutto il possibile per evitare chiusure di interi reparti e servizi, è evidente che questi numeri ci stanno portando ad una rimodulazione sempre più significativa delle attività ordinarie. Tutto questo perché c’è quel 15% di popolazione che rifiuta la realtà, negando a se stesso, ai propri cari e alla comunità in cui vive la protezione del vaccino».
Proprio sul fronte delle vaccinazioni ieri c’è stata una doppia novità. La prima come noto è stata l’apertura delle agende per la prenotazione della vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni, con le prime somministrazioni in programma giovedì 16 presso il CVP di Bassano e a Schio presso la “Casetta Gialla”.
Sui primi 1.000 posti in agenda, dopo appena 12 ore le prenotazioni sono già state 642 (dato delle 10.00 di oggi, ndr.), a conferma della grande sensibilità dimostrata fin da subito dai genitori.
Parallelamente, l’ULSS 7 Pedemontana nella giornata di ieri ha creato ulteriori 450 posti in agenda per le terze dosi presso il CVP di Asiago, avendo raggiunto in quest’ultimo la saturazione dei posti inizialmente previsti. I nuovi posti sono stati creati già a partire da giovedì 16 dicembre e fino a giovedì 23 dicembre, aggiungendo delle sedute straordinarie di giovedì, venerdì, lunedì e mercoledì a quelle inizialmente previste per il sabato.
In generale, la campagna di richiamo del vaccino anti-Covid ha raggiunto il 58,1% degli over 80, con oltre 15 mila somministrazioni, il 37,7% nella fascia di età 70-79 anni, il 33,2% tra i 60-69enni, il 17,9% tra i 50-59 anni, mentre i quarantenni sono arrivati all’11,5% e gli under 40 al 7,4%.
Complessivamente in ULSS 7 Pedemontana sono oltre 65.700 le terze dosi già somministrate.
C. stampa
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