I consigli del soccorso alpino per la sicurezza in montagna

In vista delle vacanze invernali, il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto ha preparato una guida per la sicurezza in montagna. Per chi vuole sciare o semplicemente fare una passeggiata in ambienti innevati e ghiacciati, i consigli al suo interno possono essere davvero d’aiuto per vivere un’esperienza in montagna serena evitando inutili rischi e pericoli.

Prima di tutto è fondamentale controllare il meteo, dato che in inverno il tempo cambia molto repentinamente, prestando anche molta attenzione al pericolo valanghe: non si deve mai abbassare la guardia. E’ opportuno, non solo, scegliere il tipo di gita in base alle condizioni meteo ma anche, non meno importante, alle proprie condizioni psico-fisiche.

Prepararsi è imprescindibile, si sconsiglia di partire “all’avventura” senza la giusta preparazione, equipaggiamento e vestiario. Imparare come utilizzare gli strumenti di autosoccorso (Arvta, Pala e Sonda) è essenziale per la propria sicurezza e quella degli altri. Proprio per questo molte stazioni sciistiche si occupano di organizzare degli eventi per la prevenzione, aperti al pubblico. Lo zaino deve essere il più leggero possibile, portando solo ciò che è utile: cibo energetico, thermos di bevande calde, un cambio completo, antivento/pioggia, calzamaglia, cappello, cartina, telo termico ed è consigliabile munirsi di torcia date le poche ore di luce invernali. Per quanto riguarda l’abbigliamento, si deve sempre tenere la testa, le mani e i piedi caldi: vestirsi a strati è sempre la migliore strategia. Per essere sempre visibili è inoltre consigliabile indossare vestiti molto colorati evitando quelli bianchi.

In neve fresca

Quando si ha intenzione di andare sulla neve fresca è fondamentale ascoltare sempre i rumori del manto nevoso, mantenendo sempre alta la concentrazione. Inoltre è molto importante non essere mai da soli e muoversi in compagnia, cercando di tornare indietro o di trovare delle vie alternative più sicure in caso di sentore di rischio. Per camminare nella neve fresca senza sprofondare si possono utilizzare le ciaspe, che però non rendono comunque il tragitto meno faticoso, dato che aggiungono un peso in più a quello del corpo, per questo si devono scegliere sempre dei percorsi adatti alla propria resistenza e alle proprie capacità.

Su ghiaccio e neve dura

In presenza di neve dura e ghiaccio, per evitare scivolate rovinose è molto importante indossare dei dispositivi che aiutino a far aderire meglio il piede al terreno. Nel caso di strade pianeggianti è possibile utilizzare catenelle/ramponcini che si adattano alle calzature. Nel caso invece di tutti gli altri tipi di terreno si devono usare i ramponi abbinati naturalmente a degli scarponi adatti. Inoltre bisogna sempre prestare attenzione al terreno su cui si cammina, infatti è molto comune trovare della terra o dell’erba che apparentemente non sono ghiacciati ma che in realtà sono molto scivolosi.

Anche nelle mezze stagioni, autunno e primavera, è possibile trovare delle lastre di ghiaccio che si formano a causa dello sbalzo di temperatura tra giorno e notte che provoca lo scioglimento e ricongelamento della neve che si trasforma infine in lastre di ghiaccio scivolose.

In caso di valanga

Quando si verifica una valanga, l’aiuto fondamentale verrà da chi è presente e non è stato coinvolto. E’ importantissimo imparare come affrontare una situazione del genere poiché i primi 15 minuti sono i più decisivi e l’arrivo dei soccorsi non può sempre essere immediato.

Se si viene in prima persona travolti, è necessario liberarsi di sci, ciaspe, tavola, bastoncini, tentando di opporre resistenza alla neve e di “galleggiare”, coprendosi il viso così da creare una zona d’aria per respirare. Si deve sempre continuare a monitorare la situazione, se si riesce, per capire se ci possa essere il rischio di un ulteriore distacco.

Se non si viene travolti, è importante avere nervi saldi e trovare al più presto un luogo più sicuro da dove poter osservare i movimenti della valanga, cercando di memorizzare i punti in cui si vedono le persone scomparire. Una volta appurato non vi sia il rischio di altre scariche bisogna subito attivare l’Artva e contattare il 118 per chiedere soccorso.

Se si individua una persona sepolta, la posizione va definita con il sondaggio, per poi iniziare a scavare cercando di trovare prima la testa. Poi si devono necessariamente verificare le funzioni vitali e se necessario avviare la rianimazione. E’ sconsigliato spostare bruscamente l’infortunato e per evitare che prenda ancora più freddo lo si deve coprire con coperte termiche e vestiti asciutti.

I soccorsi

In caso di bisogno il numero da contattare è il 118. Bisogna rispondere nel modo più corretto possibile alle domande, fornendo le generalità dell’infortunato, informare l’operatore delle condizioni del soggetto e descrivere anche le condizioni meteo comunicando anche l’eventuale presenza di ostacoli al volo. Non muoversi dal punto in cui ci si trova è imprescindibile perché si rischierebbe di perdere campo e rendere la procedura ancora più difficile.

Scarica la guida completa: GUIDA PER LA SICUREZZA IN MONTAGNA

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