Ieri nella sede sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza a villa Cordellina Lombardi, è stato sottoscritto il protocollo di intesa per la Rete delle Pari Opportunità della provincia di Vicenza.
Un progetto che ha un obbiettivo chiaro: obbiettivo comune: combattere ogni forma discriminatoria , di pregiudizio o di violenza, basata su: genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico.
Fortemente voluta dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia, la Rete è un organismo snello, “un luogo di incontro e di confronto –ha sottolineato la presidente Zanella–per condividere progetti, dati, buone prassi, performarsi e informarsi sulla normativa che riguarda le pari opportunità e sugli obblighi delle istituzioni. La Rete vuole accendere un faro su un tema purtroppo poco considerato ma che segna il grado di civiltà di uno Stato e di una comunità.”
Presenti all’evento il Consigliere provinciale delegato alle Pari Opportunità Francesco Enrico Gonzo, la Commissione Pari Opportunità della Provincia guidata da Loredana Zanella, la Consigliera di Parità Francesca Lazzari e 40 tra sindaci e assessori delegati di altrettanti Comuni vicentini tra cui anche il Comune di Roana rappresentato per l’occasione dal vicesindaco Christian Vellar. Se alla firma erano presenti 40 amministrazioni, va detto che gli aderenti in realtà sono molti di più: ad oggi infatti ben 53 Comuni (tra i quali anche Asiago) hanno inviato alla Provincia la loro adesione.
La data scelta per la firma del protocollo non è casuale: il 25 novembre si celebra infatti la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Nel solo 2021 in Italia si purtroppo, si contano oltre 100 vittime donne (una ogni tre giorni), quasi tutte uccise in ambito familiare/affettivo. Ai femminicidi si aggiungono i maltrattamenti e le violenze fisiche e psicologiche. Dati che si ripetono simili ogni anno. Sottoscrivere il protocollo a ridosso del 25 novembre segna quindi la volontà della Rete di impegnarsi per cambiare rotta. Partendo dai più giovani, come testimonia la presenza all’incontro di studenti del Liceo Pigafetta che hanno condiviso riflessioni e momenti musicali.
“E’ la prima rete provinciale delle pari opportunità in Italia -ha commentato il consigliere Gonzo- e il fatto che metà dei Comuni vicentini abbiano già aderito significa che è forte la volontà di fare squadra, per amplificare le azioni dei singoli in un percorso comune contro le discriminazioni di ogni tipo. Ad indicare la strada è proprio il dipinto del Tiepolo sul soffitto di villa Cordellina Lombardi, che ritrae l’intelligenza che scaccia l’ignoranza. I pregiudizi e le discriminazioni sono conseguenza dell’ignoranza e per superarli serve conoscenza. Questo è il nostro compito.”
A scendere nel dettaglio degli obblighi dei Comuni in tema di pari opportunità è stata la vicepresidente della Commissione Mirta Corrà, che ha parlato di Commissione Comunale, Comitato Unico di Garanzia, Consigliera di fiducia. Figure obbligatorie, le prime due, ma di cui la quasi totalità dei Comuni vicentini è sprovvista. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui la Commissione provinciale ha chiesto che prima della firma il protocollo di intesa fosse approvato dai Consigli Comunali, oltre che da quello provinciale. In questo modo il tema delle pari opportunità è entrato nelle sale consiliari, luogo simbolo dove vengono discussi gli argomenti di maggiore interesse della comunità.
La Rete non ha colore politico, proprio come le pari opportunità, si rivolge ai grandi e piccoli Comuni e guarda oltre ogni tipo di discriminazione, favorendo non solo la parità di genere, ma la parità oltre ogni differenza, da vivere come arricchimento e non come limite.
Protagonista e firmataria del protocollo anche la Consigliera di Parità, organismo di nomina ministeriale con il compito di monitorare e promuovere le pari opportunità in ambito lavorativo. “La parità sul lavoro è la base per la parità sociale -ha affermato la Consigliera Francesca Lazzari- ed è uno dei pilastri su cui si regge il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mette a disposizione fondi per le imprese per ridurre il divario tra donne e uomini sul fronte della parità salariale. Un messaggio forte a sottolineare l’importanza delle donne nello sviluppo economico del nostro Paese.”
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