Da tempo ormai gli studenti di Gallio e Stoccareddo si sono adattati alla novità della linea 23 Thiene-Mosson-Asiago-Gallio della Società Vicentina Trasporti che al mattino col percorso inverso li porta da Gallio alla pianura, ma al loro rientro da scuola si ferma ad Asiago. Capolinea, la fermata del Cinema Lux, e poi l’auto dei genitori che fanno a turno per riportarli a casa. Una situazione che perdura da almeno due anni.
Si tratta di un taglio della tratta non annunciato nel libretto degli orari attualmente in vigore e che la società giustifica con la non necessità di far arrivare fino a Gallio il raddoppio della corsa realizzato in quella fascia oraria per soddisfare i numerosi utenti degli istituti superiori della pianura. I genitori interessati, costretti a provvedere autonomamente al trasporto dei ragazzi nell’ultima parte di percorso, si sono più volte rivolti a Svt chiedendo di ripristinare il servizio per il quale pagano un abbonamento annuale di circa 440 euro, senza però ottenere risposte che andassero oltre una cortese frase di circostanza. Una richiesta legittima, quella delle famiglie, anche in considerazione dei tre chilometri o poco più che separano Asiago da Gallio; tra l’altro la stessa distanza coperta dalle altre corse e che al mattino viene percorsa dalla medesima linea in senso contrario.
La corsa in questione è quella che parte da Thiene alle 13:15 e arriva ad Asiago attorno alle 14:15. Non è certo l’ultima della giornata, ma quella successiva, la corsa ufficiale per intendersi, che fa davvero capolinea a Gallio parte alle 13:30 e ferma al Lux attorno alle 14:40. Infatti, la soluzione proposta da Svt è che gli studenti attendano ad Asiago quest’ultima per arrivare a Gallio. Facile immaginare quanto disagevole possa essere l’attesa, specie nella rigida stagione invernale sull’Altopiano e considerando che la giornata inizia molto presto per loro, e quanto preziosa invece possa essere per i ragazzi mezz’ora in più a disposizione, soprattutto per chi pratica una disciplina sportiva nelle ore pomeridiane.
A questo punto, la speranza è che da parte della società di trasporti vicentina arrivi una risposta che tenda a risolvere il problema dei molti studenti dell’altopiano che frequentano gli istituti superiori della pianura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline