A tre anni da Vaia, purtroppo resta più che mai attuale il problema del bostrico, parassita che dopo la terribile tempesta sta proliferando nei boschi del vicentino e del bellunese danneggiando gli alberi più deboli.
A ricordare che la situazione è critica è Francesca Zottis, consigliera regionale del PD e vicepresidente dell’assemblea legislativa di Palazzo Ferro Fini insieme al capogruppo Dem Giacomo Possamai che, quattro mesi fa hanno depositato in consiglio regionale una mozione con una serie di impegni precisi per la Giunta, che purtroppo non è ancora arrivata in aula per l’approvazione.
“Non è sufficiente ricordare quanto è stato fatto dopo il disastro provocato da Vaia – dichiara Francesca Zottis – anche perché la situazione è tutt’altro che normale. Il bostrico rischia di provocare danni ancora maggiori nelle nostre foreste, per questo devono essere accelerate le operazioni di taglio degli alberi malati, da rimuovere insieme a quelli già schiantati che a distanza di tre anni sono sempre lì.”.
“Se il bostrico si è diffuso così velocemente, raddoppiando la sua presenza nel giro di un anno – spiega la consigliera Dem – è anche perché non si è agito in maniera tempestiva sulla rimozione dei tronchi. E adesso interi boschi di abete sono a rischio, sia nella provincia di Belluno che nel Vicentino. Nella mozione, che resta purtroppo di grande attualità, sollecitavamo la Giunta a disporre l’obbligo di abbattimento degli alberi malati e di quelli immediatamente vicini con conseguente esbosco, seguito da bonifica e reimpianto. Il tutto – sottolineano – con un preciso cronoprogramma, individuando un soggetto che facesse da ‘regista’ e garantendo un sostegno economico adeguato ai responsabili delle operazioni, enti locali o soggetti privati. Ad oggi, – conclude Zottis – al di là del monitoraggio, non sappiamo quali sono, se ci sono, le azioni concrete messe in campo dalla Giunta”.
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