Ieri mattina nell’ambito della manifestazione Un mondo a colori sono state inaugurate, alla presenza del Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern, tre opere in ceramica poste sulla facciata della scuola primaria Monte Ortigara.
L’autore dei disegni sulla base dei quali sono state realizzate le ceramiche, successivamente colorate dai bambini delle classi della Monte Ortigara, è il 24enne Roberto Azzolini, artista coinvolto nel progetto del gruppo Abracadabrart.
Le tre opere, che sono state dedicate a Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern e alla Grande Rogazione, in realtà nascondono un mondo di cui quelle figure colorate non sono che la manifestazione più visibile, il risultato finale di una storia che parte da lontano.
Dove e quando inizia questa storia? E chi sono i protagonisti? Partiamo proprio dall’artista Roberto Azzolini, un ex studente del Liceo Scientifico dell’IIS di Asiago, un ragazzo con difficoltà che è stato seguito tra gli altri dal professor Denis Imberti.
L’incipit di questo bel racconto merita di essere svelato dalle parole dello stesso professor Imberti: “Roberto è un ragazzo che ha frequentato la nostra scuola al Liceo scienze applicate. Quando l’ho incontrato non sapevo bene cosa fare. Non conoscevo l’autismo né tantomeno come muovermi di fronte a una persona che non parlava, se non per frasi ripetute, stereotipate. Nel primo periodo l’ho inseguito letteralmente per i corridoi della scuola… e camminava parecchio. Poi un giorno ci siamo messi a disegnare”.
Era il 2016 e questo è solo l’inizio di una storia che cinque anni dopo ci ha portato a ieri, giorno in cui sono state inaugurate le ultime tre opere tratte dai disegni di questo artista speciale. In mezzo ci sono cinque anni in cui il prof. Denis Imberti e gli altri membri del gruppo Abracadabra (del quale lo stesso Imberti è uno dei fondatori) si rendono conto che “le persone con disabilità spesso sono più creative ed originali di noi. Ma per realizzare i loro sogni hanno bisogno di persone che li aiutino a realizzarli”.
“Un giorno accadde che, grazie anche alla sensibilità delle due insegnanti di storia dell’arte – racconta il prof. Imberti – realizzammo un pannello in ceramica a partire dai primi disegni realizzati da Roberto in occasione del centenario della Grande Guerra. Nella classe di Roberto c’era una sua compagna che fece vedere il lavoro in ceramica a sua mamma, una maestra delle elementari di Asiago. La foto arrivò al dirigente Francesco Tognon, che ci propose inizialmente di fare qualcosa di simile per abbellire l’ingresso della primaria. Roberto venne con me alle elementari a disegnare con alcune classi di bambini, che avrebbero colorato le opere in sua presenza. Ci aiutarono le maestre e altri amici a colorare le piastrelle durante l’estate e poi anche altri soggetti legati al territorio altopianese, come la cooperativa San Matteo e San Luigi (dove Roberto lavora attualmente), il gruppo di genitori con figli disabili Ziil Onlus, l’Università della Terza Età e tanti altri simpatizzanti e amici.”
Facendo una stima approssimativa e considerando che il lavoro è andato avanti per cinque anni scolastici, dall’inizio del progetto ad oggi sono state coinvolte 12 classi, per un totale di circa 350 bambini. Al costo dei materiali hanno contribuito vari sponsor del territorio. Il lavoro ceramico e di messa in posa, completamente gratuito, è stato coordinato sempre dal prof. Imberti e dal maestro d’arte Stefano Tasca. Una straordinaria storia di inclusione, nata dalla passione e dall’impegno di tutti i suoi protagonisti.
Una storia che non finisce qui: “Da questa esperienza – conclude Imberti – ho provato ad applicare il disegno per lo sviluppo della creatività con altri ragazzi che attualmente frequentano o hanno frequentato il nostro istituto. Da tre anni ci troviamo con alcuni di loro ogni mercoledì alla San Matteo a disegnare con altri amici ed è in questo contesto che di fatto abbiamo fondato l’associazione Abracadabra. Dai disegni dei ragazzi realizziamo poi magliette, tovagliette da colazione, felpe, sculture e quadri di varia grandezza nella speranza non solo di continuare a dare sfogo alla loro creatività ma anche di farlo diventare il loro lavoro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline