Terza dose vaccino: aperte le prenotazioni per tutti gli operatori sanitari

Vaccino bambini
Foto dal web

Dopo le prime somministrazioni ad alcune specifiche categorie già dal 30 settembre, l’ULSS 7 Pedemontana ha aperto le prenotazioni per le terze dosi di vaccino anti-Covid per tutti gli operatori sanitari, qualsiasi sia il loro ruolo, sia presso le strutture pubbliche che private.

Sono circa 3.400 le disponibilità in agenda già create fino al 31 ottobre, con le prime somministrazioni previste già per la giornata di domani. Naturalmente, ulteriori disponibilità potranno essere attivate in base all’andamento delle richieste.

Anche per gli operatori sanitari è prevista la prenotazione online tramite la piattaforma regionale e per tutti, indipendentemente dal tipo utilizzato per il ciclo primario, per la terza dose sarà utilizzato un vaccino di tipo m-RNA (Pfizer o Moderna). Per gli operatori sanitari che per qualche motivo non risultassero inseriti nel sistema è prevista la possibilità di esibire un’autocertificazione, seguendo le indicazioni sul sito Internet dell’ULSS 7 Pedemontana.

Come noto, questa terza dose “booster” fungerà da richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, con un intervallo di tempo minimo di 6 mesi dalla precedente somministrazione. L’obiettivo è mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria, un tema che per il personale sanitario riveste una particolare importanza considerando che la maggior parte degli operatori sono stati tra i primissimi a ricevere il vaccino, già a partire dalla fine di dicembre.

«Dopo i soggetti più fragili e grandi anziani – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, estendiamo la campagna di richiamo a tutti gli operatori sanitari. I mesi ormai trascorsi suggeriscono l’importanza di procedere con la terza dose per evitare rischi in un ambiente, le strutture sanitarie, che nonostante tutte le precauzioni inevitabilmente rimangono luoghi particolarmente sensibili rispetto alla minaccia del virus. Questa apertura a tutti i sanitari è un doveroso segnale di attenzione nei loro confronti e risponde ad un’esigenza che ormai era molto sentita. Si parla molto infatti dei sanitari che non hanno aderito alla vaccinazione, ma non dobbiamo dimenticare che la stragrande maggioranza di loro ha scelto di vaccinarsi non appena è stato possibile e ora è in attesa di ricevere la terza dose per rafforzare le proprie difese».

C. stampa

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