All’apertura della Summer School 2021 avvenuta ieri a Gallio ha presenziato anche il presidente del consiglio del Veneto, Roberto Ciambetti.
Subito dopo il suo intervento inaugurale, abbiamo voluto chiedergli cosa ne pensa di questo evento nazionale sulla sanità: “La Summer School è diventata un appuntamento fisso dove relatori a livello nazionale e internazionale ragionano sul futuro della sanità. In questa tornata quasi 230 relatori interverranno e faranno emergere quello che è successo negli scorsi diciotto mesi di pandemia e quella che potrebbe essere una nuova visione di sanità per il prossimo futuro. Siamo contentissimi di ospitarla in Veneto in quanto è un momento particolare in cui si mettono in evidenza le eccellenze e si mettono anche a nudo criticità che ci servono per dare nuova spinta e magari portare nuove idee nella programmazione sanitaria regionale, cosa che stiamo compiendo con l’assessore Lanzarin facendo tesoro di quanto avvenuto durante i mesi di pandemia che hanno visto il Veneto emergere tra le migliori regioni italiane nell’affrontare la pandemia e come esempio per altre regioni. Qualche cosa da registrare, un tagliando al piano sanitario regionale c’è e quindi stiamo lavorando su questo aggiustamento che porteremo in aula nei prossimi mesi”.
È stato inaugurato quest’anno il nuovo ospedale di Asiago. Mantenere proprio qui, a Gallio, sull’altopiano, la Summer School come da tradizione ormai è un segnale incoraggiante forte per la sanità territoriale.
”Sì, proprio perché la sanità territoriale comunque sarà lo scheletro dell’offerta sanitaria del prossimo futuro. Avremo sicuramente grandi specializzazioni e tecnologie incredibili negli ospedali hub, però sul territorio dobbiamo avere una risposta adeguata a tutti i cittadini. Mi spingo ancora più in là: probabilmente molte delle cure che fino a qualche tempo fa potevano essere immaginate solo in ospedale, le porteremo direttamente a casa del paziente. Una delle esperienze fatte col Covid, infatti, ha dimostrato che un paziente trattato adeguatamente nella propria abitazione ha tempi di recupero e un decorso della malattia molto più brevi rispetto a chi è ricoverato in ospedale. Ci sono delle cose che dovremo riorganizzare, però un ospedale importante come quello di Asiago, con l’investimento che abbiamo fatto come Regione Veneto, sarà sicuramente ancora per molti lustri futuro della sanità territoriale del Veneto.”
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