Xebbo, la contrada a cui Tim non risponde

Lunardi: "La situazione è sempre più grave"

Disservizi Tim contrada Xebbo di Gallio

Case, allevamenti e imprese locali si estendono nella contrada Xebbo di Gallio, ma questa sembra non essere una motivazione sufficiente per la compagnia telefonica Tim, che da anni ha smesso di curarsi della zona.

Già prima di Vaia la situazione non era delle migliori – spiega il vicesindaco di Gallio, Denis Lunardi, autore della denuncia del disservizio – poi la tempesta ha completato il disastro. Abbiamo chiesto più volte a Tim di intervenire, senza mai ottenere risultati.” Eppure camminando per la contrada appare evidente il motivo del malcontento espresso dai suoi abitanti: il cavo della linea, che dovrebbe viaggiare sospeso a mezz’aria, giace in più punti sul terreno mentre i pali che lo dovrebbero sorreggere sono inclinati o divelti e paralleli al suolo, crollati sotto la forza delle intemperie.

Sono già numerosi i solleciti inviati a Tim dai residenti, dall’associazione artigiani e perfino dall’amministrazione comunale affinché venga trovata una soluzione al problema. Solleciti finora rimasti senza risposta, forse proprio a causa della linea poco funzionante?

La situazione è sempre più grave, con buona parte della linea telefonica per terra che costituisce una bruttura per un paese a vocazione turistica ma soprattutto un disservizio alle tante aziende che necessitano della linea telefonica fissa per lavorare – afferma LunardiCon una risposta positiva da parte del gestore, si sarebbe potuto progettare anche l’interramento della linea prima dell’asfaltatura della strada per risolvere definitivamente la questione.

Ora ci si chiede: dal momento che un po’ ovunque si tende ad interrare le linee per evitare interruzioni dei servizi in caso di condizioni simili a quelle provocate da Vaia, se e quando Tim interverrà, chi pagherà gli adeguamenti?

Una problematica simile è sorta sulla strada che porta alle Melette dove il Comune e Veneto Strade sono stati costretti a congelare un intervento da un milione e mezzo di euro a causa dei ritardi di Telecom. La scorsa primavera era stato infatti chiesto al gestore della linea telefonica di agevolare i lavori in corso di pulizia boschiva del costone che sovrasta la strada sganciando il cavo dai piloni, in vista dell’installazione delle reti para masso. Con l’occasione, era previsto che venisse spostata parte della linea e che una parte venisse interrata. Ad oggi però, non sono pervenute risposte dalla compagnia, che lascia Gallio in attesa dell’intervento concordato, con la stagione fredda che incombe.

Credits: ph. Denis Lunardi

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