È di queste ore la notizia che il consorzio statunitense CCFN in Cile ha presentato richiesta per registrare il marchio del formaggio Asiago.
Dal canto suo, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha già fatto ricorso tramite i propri legali per garantire una riposta adeguata in considerazione del fatto che, fa sapere il presidente Fiorenzo Rigoni, “in Cile siamo già registrati come Dop, per cui la situazione è paradossale“.
Peraltro, il presidente Rigoni ha fatto presente che il Cile aderisce a trattati internazionali con l’Unione Europea che, sebbene in via di aggiornamento, garantiscono la denominazione di origine protetta.
“Come Consorzio investiamo parecchi fondi per tutelare il marchio, fondi che sottraiamo alle azioni di promozione dei prodotti. Gli stessi tentativi a cui stiamo assistendo da parte del Cile arrivano praticamente ogni settimana da altre parti del mondo: è già capitato con la Cina, il Giappone, il Messico“, spiega Rigoni. Fatti che non sempre arrivano sulle pagine dei giornali, se non quando gli stati ricevono pressioni dai consorzi interessati, ma che impegnano costantemente le finanze del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, che per questo motivo fa appello alla Regione Veneto affinché dedichi ulteriori contributi alla causa.
Pur essendo in generale molto sensibile alla tutela del marchio Asiago, il sindaco Roberto Rigoni Stern invece su questo tema afferma di non avere autorità: “Sono dinamiche giuridiche legate al contesto commerciale del formaggio Asiago che non coinvolgono l’amministrazione comunale, la quale non ha alcun potere di influire sull’attività di difesa della denominazione di origine protetta che compete esclusivamente al Consorzio di Tutela del formaggio Asiago“.
Si schiera al fianco del Consorzio Tutela Formaggio Asiago Emanuele Munari che ha espresso piena solidarietà: “Pur essendo consapevole che la tutela del formaggio Asiago Dop spetta in primis al Consorzio, come ex Presidente dell’Unione Montana intendo fare il possibile per tutelare il marchio Asiago anche per tutti i progetti che si potranno realizzare in futuro, considerando che Asiago non è solo il nome di un formaggio”.
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