Punto nascite: si ricomincia a nascere ad Asiago

Il primo nato del nuovo punto nascita di Asiago

Luogo di nascita: Asiago.
La carta d’identità di molti bambini nati negli ultimi sedici mesi non reciterà così a causa del lungo periodo di chiusura del punto nascite dell’ospedale di Asiago, ma da lunedì scorso è nuovamente possibile nascere sull’altopiano e non si è certo perso tempo.

Mentre il governatore Zaia, il direttore generale Bramezza, i sindaci dei sette comuni e le Pance dell’altopiano inauguravano il nuovo ospedale e davano ufficialità all’apertura del nuovo punto nascite di Asiago, una mamma di Gallio era a casa a coccolare il suo pancione, giunta ormai al termine della gravidanza.
Alle 16.30, l’appuntamento per il monitoraggio la porta a varcare le porte dell’ospedale insieme al suo piccolo di 41 settimane e 3 giorni. “Sarei dovuta andare a Santorso – racconta Miriam Pesaventoma poi mi è stata comunicata la possibilità di restare qui ad Asiago“. Durante il tracciato, a sorpresa, si rompono le acque e mamma Miriam inizia la sua avventura nel nuovo punto nascita: circa tre ore di travaglio, dopo le quali viene alla luce Noah, 3.8 kg, alle 00.41 del martedì notte.

È stata una bella esperienza, sembra di essere in un hotel a 5 stelle con due letti per stanza e tutta l’attrezzatura nuova – dice Miriam, dimessa già da tre giorni insieme al suo bimbo – Essendo il primo giorno di apertura ero l’unica paziente, per cui avevo tutte le attenzioni di ostetriche e ginecologi, anche di notte. Ho affrontato il travaglio in camera e poi ci siamo trasferiti nella sala parto, dove c’è anche la vasca per il parto in acqua.” Appena nato, Noah è stato affidato alle cure della mamma, con la quale è rimasto per tutto il tempo secondo la pratica del rooming-in, tecnica da sempre favorita nel punto nascita di Asiago.

Piccole grandi attenzioni che fanno dell’ospedale di Asiago una perla e che si estendono anche al periodo della dolce attesa: “I medici sono molto presenti e disponibili anche nelle visite pre-parto e si ricevono tante raccomandazioni utili. È stato come essere in famiglia e non è stato facile lasciare l’ospedale per tornare a casa! Un ringraziamento va anche alle Pance dell’altopiano che hanno lottato affinché si potesse ricominciare a partorire qui, considerando le difficoltà di raggiungere gli ospedali della pianura sia d’estate che d’inverno e l’impossibilità di ricevere supporto telefonico al di fuori delle fasce orarie previste. Adesso speriamo che le mamme decidano di partorire ad Asiago!“, spiega Miriam Pesavento.

La nascita di un figlio porta una felicità immensa. Una scarica di adrenalina ed energia positiva inimmaginabile – racconta ancora emozionato Andrea PaceIn ospedale sono stati tutti fantastici: le ostetriche, i ginecologi, i dottori Memoli e Cocco. È stato come essere a casa, il piccolo è stato sempre a contatto con noi.

Dopo questa bella esperienza, la domanda sorge spontanea: pronti dunque per il secondo? “Una famiglia numerosa può portare solo gioia immensa“, risponde papà Andrea.
Intanto, Noah dorme beatamente, cullato dall’amore dei suoi genitori.
Benvenuto al mondo! Buona Vita!

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