È in queste ore in via di approvazione in tutti i sette Comuni dell’altopiano il protocollo d’intesa riguardante le politiche giovanili. Prenderà il via a settembre il progetto triennale promosso da tutti gli assessori alle politiche sociali e che coinvolgerà tutti i giovani tra i 15 e i 29 anni. “L’impegno è orientato verso la formazione, l’educazione e la prevenzione in ordine alle dipendenze, un aumento dell’autostima, la salvaguardia dall’abbandono degli studi in riferimento a quella fascia d’età della società che sta tra l’adolescenza e l’età adulta, tra l’uscita dal percorso scolastico e l’ingresso nel mondo lavorativo“, spiega Maria Mosele, assessore alle politiche sociali di Gallio. Un periodo complesso che tutti i ragazzi presto o tardi attraversano nella loro vita e in merito al quale tutti i Comuni dell’altopiano hanno deciso di fornire un supporto concreto, seguendoli e aiutandoli a risolvere i problemi che si presentano.
L’iniziativa, che origina da alcuni incontri su varie tematiche a cui hanno partecipato gli assessori dell’altopiano lo scorso anno, avrà il suo avvio a settembre con un seminario organizzato in collaborazione con Ennio Ripamonti dell’Istituto Minotauro di Milano. Verranno inoltre condotti degli studi con l’Università di Padova sulla situazione della gioventù altopianese.
Una volta terminata l’analisi preliminare, verranno creati dei tavoli di lavoro che comprenderanno ragazzi, docenti, rappresentanti del terzo settore e operatori economici per coinvolgere il tessuto commerciale del territorio e fornire possibilità lavorative ai giovani.
“Si tratta di un progetto ambizioso già finanziato dai Comuni interessati con il quale si prevede di coinvolgere circa 2400 ragazzi dell’altopiano. Gallio in questo caso è il comune capofila, altri comuni seppur già impegnati in altri progetti sul tema hanno voluto comunque partecipare anche a questa iniziativa che siamo orgogliosi che sia stata condivisa da tutti i sette comuni“, conclude l’assessore Mosele.
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