Attesa da tanto tempo, quella di ieri è stata una giornata importate per l’intera comunità dell’Altopiano. Con l’apertura del nuovo ospedale ora la popolazione può guardare con un po’ più fiducia al futuro di questa terra.
In occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova struttura, il Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern ha fatto un discorso molto sentito che riportiamo qui in versione integrale:
Buongiorno a tutti.
questa cerimonia è stata convocata per celebrare la riapertura del nostro Punto Nascita ma rappresenta idealmente il momento in cui vogliamo sancire l’avvio di questo nuovo Ospedale, un evento importantissimo che suggella la conclusione di un lungo ed articolato percorso. Lasciatemi dire che, per un Amministratore pubblico, eventi come quelli odierni rappresentano un traguardo non solo per l’emozione che è connessa all’eccezionalità del momento ma anche e soprattutto per la consapevolezza che non si tratta assolutamente della fine di un percorso, ma viceversa, di un nuovo inizio.
Sono certo che si tratti di una giornata importantissima per la nostra sanità poiché la nascita di un nuovo ospedale deve portare con sé la consapevolezza che si è dinanzi ad un bene prezioso che va custodito, va protetto, va coltivato affinché possa produrre i migliori frutti.
Le esigenze imposte dal progresso scientifico, tecnologico e sociale, unitamente alla necessità di un concreto adeguamento delle strutture sanitarie esistenti, hanno determinato la convinzione che fosse opportuno avviare la costruzione del nuovo ospedale di Asiago.
La vetustà della struttura ospedaliera, non più in linea con gli standard di qualità e di sicurezza, venne ribadita una decina d’anni fa e fu così che, grazie ai contatti intrapresi con la Regione Veneto, divenuto ineludibile il problema, venne reso possibile un investimento così importante per dotare la nostra Terra di una nuova ed efficiente struttura sanitaria.
E i frutti della mediazione politica intrapresa, ricordo il grande lavoro svolto in tal senso dall’ex sindaco Gios, sono qui, oggi, rappresentati da eccellenti standard tecnologici idonei a garantire ottimi livelli di cura per tutta la nostra popolazione, nell’intento di tutelare quanto di più importante ognuno di noi possiede.
La tutela della salute, è stato l’elemento distintivo dell’impegno civile della nostra Comunità che nel corso degli ultimi trent’anni si è battuta con costanza e determinazione per rivendicare il diritto sacrosanto di poter disporre di servizi sanitari in grado di rispondere alle esigenze di tutta la popolazione e dei molti turisti che frequentano la nostra montagna. Sapevamo che il nostro grido di aiuto avrebbe trovato ascolto nelle sfere alte delle Istituzioni, eravamo convinti, per la sensibilità che La contraddistingue, che le nostre manifestazioni pacifiche e propositive, avrebbero trovato in Lei un interlocutore non indifferente ed è per questo, Signor Presidente, che a nome della mia Comunità desidero ringraziarLa per avere voluto essere qui, tra di noi, oggi, per concludere un percorso che l’ha vista protagonista sin dalla posa della prima pietra di questa moderna e straordinaria struttura
La ringrazio anche per aver compreso che la montagna ha bisogno di aiuto concreto, di fatti, di sicurezza, della presenza rassicurante delle Istituzioni.
Desidero ringraziare tutti i direttori generali che si sono succeduti in questi anni, i dottori Compostella, Roberti e Simoni che si sono occupati delle molte vicissitudini, caratterizzate da fallimenti delle imprese costruttrici, da riprese di attività, da rallentamenti inattesi, che li hanno messi a dura prova nel percorso che ha contraddistinto la realizzazione di questo nuovo ospedale, a loro, va il mio personale ringraziamento per aver mantenuto con il nostro territorio, in particolare con noi sindaci dei 7 comuni, rapporti improntati alla trasparenza ed al rispetto nonostante l’immancabile dialettica con la quale, alle volte, abbiamo affrontato le tematiche più spinose della nostra sanità. Desidero ringraziare il dottor Bramezza per l’impegno profuso in questi primi mesi del suo incarico, abbiamo trovato in lui un ottimo interlocutore e siamo convinti che sarà in grado di governare egregiamente questa nostra complessa ma avvincente Ulss.
A lui chiediamo che la nostra Azienda si possa contraddistinguere per la capacità di ottimizzare i percorsi di salute degli ammalati, favorendo ogni possibilità di integrazione tra ospedale e territorio, ben sapendo che questo è il futuro e che questa è la vera prospettiva per mantenere e custodire il bene salute.
Vogliamo, inoltre, che questa nuova struttura, nel tentativo di costante miglioramento del suo operare, si ponga quale elemento sostanziale della rete delle diverse strutture socio-sanitare esistenti nel suo territorio, nella sua area sovrazonale, nel suo contesto regionale, favorendo concretamente una integrazione sia con gli altri ospedali e, magari, con il mondo universitario, per il preziosissimo contributo culturale che tale ambito potrebbe condividere con noi.
Le chiediamo, signor Presidente, di vigilare affinché il traguardo che noi oggi celebriamo grazie anche alla deroga ai piccoli punti nascita da Lei voluta ed accordata dalla Regione Veneto, non venga annacquato a causa delle difficoltà che spesso informano i complessi meccanismi del funzionamento della sanità pubblica: c’è bisogno di collaborazione tra i vari ospedali dell’Ulss e di fuori Ulss, di relazioni costruttive per il bene comune, c’è bisogno di quell’interscambio di professionalità che possa permettere al nostro punto nascita di operare garantendo la necessaria sicurezza delle donne e dei neonati, di divenire un’eccellenza nel panorama della sanità veneta potendo rappresentare, magari, nel tempo, anche grazie all’avanguardia degli impianti e delle sale parto, un’oasi del parto naturale in grado di attrarre pazienti da fuori altopiano.
Noi ci crediamo, signor Presidente, crediamo nelle capacità e nel lavoro del responsabile del reparto di ginecologia, dottor Andrea Cocco, crediamo nell’impegno delle nostre ostetriche e di tutto il personale infermieristico, crediamo pure nella sinergia con i primari dell’ostetricia e ginecologia di Bassano, dottor Roberto Rulli e di Santorso, dottor Marcello Scollo.
Credo che qui, oggi, emerga con chiarezza l’orgoglio di avere costruito qualcosa di veramente importante, di veramente bello, di veramente utile, che rimarrà quale ricordo storico indelebile nella memoria di ognuno di noi.
Da tutto ciò deriva la voglia di ringraziare tutto il personale medico che si impegna ogni giorno con instancabile dedizione e passione a favore dei pazienti del nostro ospedale, tutti i sindaci ed i consiglieri comunali e regionali oltre agli assessori comunali e regionali qui intervenuti, le altre Autorità Civili, Militari ed Ecclesiastiche, i rappresentanti del comitato di tutela del nostro Ospedale, le mamme dell’altopiano che vedo numerose: voi tutti! Che con la Vostra presenza e con la Vostra vicinanza, oggi, riconoscete l’importanza di ciò che, grazie alla Regione Veneto, è stato possibile realizzare.
– Avv. Roberto Rigoni Stern – Sindaco di Asiago
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