Asiago da visitare: la mostra di Alex Panozzo

Abracadabra, la magia si avvera

Ritratti, di Alex Panozzo

È stata inaugurata domenica e sarà visitabile fino al 21 luglio nella Sala della Reggenza, ad Asiago, la mostra Ritratti di Alex Panozzo. Una raccolta di opere del giovane artista asiaghese, classe 1999, realizzate con due semplici strumenti: tratto pen e bic colorate. Ma l’effetto è strabiliante, quando ci si trova di fronte ad uno dei volti ritratti da Alex Panozzo e si riconosce il soggetto, trovandone poi conferma nella relativa didascalia.

Una mostra resa possibile dal gruppo Abracadabra, nato sul territorio con “l’intento di intervenire migliorando la realtà difficile e problematica di alcuni ragazzi, in età scolare e non, con la specifica sottolineatura, però, che il cambiamento non avviene in virtù di un’azione magica bensì di un autentico “miracolo”. E il miracolo sono le persone che, a titolo privato o come rappresentanti di associazioni altre, simpatizzanti o esperti, genitori, educatori, volontari, offrono il loro aiuto disinteressato e competente per accompagnare il percorso di crescita di soggetti in difficoltà che presentano gradi diversi di disabilità di apprendimento o di relazione”, dice Carla Collesei, simpatizzante del gruppo.

Abracadabra ha scelto l’arte come veicolo di emozioni e mezzo di comunicazione ed infatti questa è già la quarta mostra organizzata con le opere dei ragazzi che frequentano l’associazione, sotto la guida di un prezioso insegnante di sostegno.

Una precisa definizione delle opere di questo straordinario ragazzo, Alex Panozzo, la fornisce Rosaria Tanzillo con le sue parole:

“Come il volto è l’immagine dell’anima, gli occhi ne sono gli interpreti”
È una citazione da Cicerone che fornisce la chiave di lettura dei ritratti di Alex Panozzo, giovane artista asiaghese.
Linee tratteggiate con sicurezza evidenziano particolari che riconducono facilmente ai personaggi rappresentati: i capelli, una ruga, la piega delle labbra e, soprattutto, l’espressione degli occhi richiamano le immagini che tante volte abbiamo visto in televisione o sui giornali e ci riportano a fatti di cronaca, spesso dolorosi.
Non solo Alex sa riprodurre nei suoi volti le caratteristiche delle persone scelte, ma le guarda e le interpreta con il suo sguardo, secondo la sua delicata sensibilità.
È il suo modo di trasmettere a chi guarda l’idea del mondo che vorrebbe, senza cattiveria né dolori. Un mondo fatto di valori come la giustizia e la solidarietà, di armonia e bellezza.
Ecco allora gli uomini che hanno lottato contro le mafie e pagato con la propria vita, le vittime innocenti delle cosche mafiose, come il piccolo Claudio Domino, ma anche musicisti, pittori, cantautori che, con le loro opere, hanno contribuito a rendere migliori le nostre vite.
Come, forse senza rendersene conto, sta facendo Alex.

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