Approvato il PDL 56 che istituisce il titolo di “Città Veneta della Cultura” ad una località “meritevole” del Veneto.
Il testo, di iniziativa dei Consiglieri Villanova, Barbisan, Pan, Ciambetti, Andreoli, Cecchetto, Cestari, Dolfin, Favero, Bet, Bisaglia, Boron, Centenaro, Cestaro, Sponda, Zecchinato, Maino, Michieletto, Scatto, Vianello, Piccinini, Venturini, Bozza e Razzolini, è stato approvato ieri dal Consiglio Regionale.
“La nuova Legge, – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari – che istituisce il titolo di “Città Veneta della Cultura”, rappresenta per noi un concetto di valorizzazione per quelle realtà, che abbiamo nel territorio, e che investono, in modo particolare, nell’arte e nella cultura. Sono certo che, vista la ricchezza del sistema culturale veneto, ci sarà l’imbarazzo della scelta, ovvero ci aspettiamo che, da questa Legge, possa partire una sorta di competizione, in senso positivo naturalmente, tra le tante città venete che vedono già, nell’ambito delle proprie attività, molteplici iniziative culturali che spiccano e si elevano per qualità: tra le varie candidate, sarà scelta la città che meglio rappresenterà la cultura veneta in Italia e nel mondo”.
“La Legge – ha aggiunto Corazzari – dispone l’assegnazione annuale del titolo “Città Veneta della Cultura” ad una località della nostra regione, in linea con le esperienze delle capitali della cultura europea e nazionale. Uno strumento valido – finanziato per il 2021 con 100mila euro – per far conoscere anche i luoghi meno noti del Veneto, migliorandone la consapevolezza turistica”.
E’ un provvedimento finalizzato a valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale del Veneto, tenendo conto della necessità di rilanciare il turismo e tutto l’indotto del territorio, bruscamente e drammaticamente, penalizzati dall’arrivo del COVID-19. L’istituzione del titolo, infatti, avrà una forte rilevanza dal punto di vista economico, per l’impatto indiretto sull’industria culturale e turistica.
I più recenti dati del turismo evidenziano, infatti, come il Veneto resti la regione che attrae di più sia a livello nazionale che internazionale. Tra le mete preferite ci sono soprattutto le città d’arte, che attirano il 55,3% dei turisti. Cultura, storia, arte, a cui si aggiungono anche la tradizione enogastronomica, artigianale, agricola, di folklore e di pensiero popolare: tutti ingredienti fondamentali a rendere la terra veneta tra le mete più appetibili del Bel Paese.
Potranno essere elette “Città Veneta della cultura”, le città capoluogo ma anche i comuni meno conosciuti come i borghi storici, le città murate, o comuni di territori montani, che già dal 2009 hanno visto riconoscere le vette dolomitiche Patrimonio dell’UNESCO.
L’assegnazione del titolo sarà il risultato di una selezione annuale da parte di una apposita commissione regionale di esperti, che premierà la migliore candidatura, sulla base di un programma di progetti ed iniziative. Tra i requisiti, dovrà esserci una adeguata capacità economico finanziaria del soggetto presentatore per la promozione culturale della località.
C.stampa Regione Veneto
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