Domenica 9 maggio, torna l’appuntamento con la BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, organizzata quest’anno totalmente in modalità digitale con la denominazione di “BIT Digital Edition”.
La Regione del Veneto sarà presente nella piattaforma dell’evento online, nell’area tematica Leisure, con il marchio ombrello ‘Veneto, the Land of Venice’ per la promozione dell’offerta turistica regionale complessiva, e nel Mice Village con Venice Region Convention Bureau network, luogo d’incontro tra domanda e offerta del business travel.
“Dall’edizione di febbraio 2020 della BIT, una delle ultime fiere con la presenza di operatori e pubblico, a quella del 2021, è passato solo poco più di un anno, ma sembra sia trascorsa, anche per il turismo, un’era geologica – commenta l’assessore regionale del Veneto, Federico Caner –. Venivamo da decenni contraddistinti da un continuo crescendo dei flussi turistici e, a distanza di 15 lunghi mesi di pandemia che hanno violentemente interrotto quel trend positivo, stiamo ora parlando di rinascita del turismo, di ripensamento e di riorganizzazione di un sistema che, almeno per quanto riguarda il Veneto, può fortunatamente ripartire dalla forza intrinseca della vastità della sua offerta e delle sue innumerevoli peculiarità attrattive che il virus non ha intaccato”.
“Rimettersi in gioco – prosegue Caner – e riproporsi, in uno scenario diverso, con la medesima capacità competitiva propria della prima regione turistica d’Italia, richiede determinazione, coraggio, creatività, impegno innovativo e programmatico, tutti elementi che appartengono sia alla parte pubblica sia a quella privata dell’universo turistico veneto. In questa azione di rilancio del nostro brand e di ripresa economica del settore, quella del digitale rappresenta una delle sfide più importanti. Per questo sono oltre 50 le imprese turistiche venete presenti in qualità di co-espositori con una propria home page nell’area virtuale di Bit Digital”.
Si tratta di 11 Consorzi di Imprese Turistiche, 2 Convention & Visitors Bureau di Vicenza e Rovigo, della Fondazione Arena di Verona, dei 6 Enti di promozione turistica del Veneto e di 35 operatori turistici privati tra tour operator/agenzia di viaggi, strutture ricettive, parchi a tema, location per eventi e matrimoni, musei/teatri, società di navigazione/vettori.
“La versione digitale delle fiere turistiche ha dimostrato in questo periodo di pandemia la sua utilità – conclude l’assessore – e la larga adesione degli operatori veneti ne è la dimostrazione. D’altra parte alla Borsa del turismo non potrebbe mancare la regione che prima della pandemia ha fatto registrare, con 71 milioni, il record di presenze annuali. Tuttavia, per quanto gli strumenti digitali rappresentino una valida alternativa nel difficile quadro pandemico che stiamo affrontando, è evidente che la contrattazione di persone tra buyers e seller rappresenta una condizione fondamentale. Per questo il Veneto ha giù confermato la propria presenza agli appuntamenti che si terranno in presenza. Il primo appuntamento è previsto per il 19 e 22 maggio al Fitur di Madrid, dove il Veneto sarà presente con i rappresentanti del sistema montagna”.
C. stampa Regione Veneto
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