Le anticipazioni lasciavano pochi spiragli di ottimismo e alla fine il nuovo Decreto Legge sull’emergenza Covid-19, approvato ieri dal Governo, nella sostanza proroga dal 7 aprile le misure già in vigore.
“Purtroppo per le nostre imprese non migliora nulla e non ci resta che sperare in un veloce approdo del Veneto alla zona arancione, che almeno vedrebbe la riapertura completa dei negozi – è il commento di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza -. Questo Decreto non fa altro che prolungare un dramma che si protrae da lungo tempo e che vede oramai stremate un numero significativo di imprese del commercio, del turismo e dei servizi. La situazione sanitaria, dopo un anno di crisi pandemica, è sotto gli occhi di tutti – continua il presidente Rebecca -, ma è difficile comprendere alcune decisioni che vedono penalizzate specifiche categorie di imprese, i loro titolari e collaboratori, senza che sia stata data una spiegazione convincente sul perché alcune attività sono chiuse mentre molte altre possono tranquillamente operare”. E poi c’è la questione del turismo “con la beffa della possibilità di andare in vacanza all’estero e non in Italia, sulla quale ci si è messo un rattoppo all’ultimo momento”.
Uno spiraglio, comunque, il decreto legge lo lascia aperto, quello di apportare modifiche entro il 30 aprile, con una deliberazione del Consiglio dei Ministri: “Vogliamo sperare che sia veramente così, che non si tratti di un’illusione, perché è l’unico appiglio al quale le nostre imprese si aggrappano, con tutte le forze che rimangono, per andare avanti”.
C. stampa: Confcommercio Vicenza
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