Nella scorsa edizione del quindicinale l’Altopiano, l’amministrazione comunale di Roana ha formulato le proprie posizioni in merito alla questione da tempo irrisolta con l’imprenditore Angelo Roffo, titolare della ditta concessionaria degli impianti sportivi del Comune.
Oggi l’imprenditore ha voluto rispondere all’amministrazione utilizzando lo stesso tipo di veicolo per addurre le proprie spiegazioni e fornire chiarimenti circa le cifre riportate nell’articolo citato e gli accordi intercorsi con la precedente amministrazione.
“Ho letto non senza sorpresa la risposta dell’amministrazione del Comune di Roana alle mie rimostranze per i ritardi con i quali riscontra o, meglio, non riscontra le legittime richieste avanzate da un concessionario, soprattutto in un periodo così complicato per le aziende e in particolare per quelle che, come la mia, gestiscono impianti sportivi.
Con tutto il rispetto che nutro nei confronti dei mass-media e del servizio che forniscono, mi auguravo che l’amministrazione comunale di Roana avesse dedicato il proprio tempo a fornire le risposte alle mie plurime richieste inviatele a mezzo PEC anziché tentare di giustificare, peraltro in modo poco convincente, il proprio operato sui giornali.
Nell’articolo apparso sul Giornale dell’Altopiano, l’amministrazione comunale di Roana ha indicato una serie di cifre assolutamente distorte rispetto alla realtà dei fatti, che un lettore disattento e disinformato non è in grado di comprendere.
La ditta Roffo non aveva corrisposto gli affitti arretrati non già per una propria iniziativa, ma in forza di un preciso accordo con la precedente amministrazione che aveva riconosciuto ed accertato che avrebbe dovuto rimborsare i 340.000 euro da me investiti per completare gli impianti e renderli operativi.
Si tratta di spese relative ad interventi indispensabili per rendere operativi gli impianti e che l’amministrazione non era in grado di anticipare e sostenere. L’accordo prevedeva che le somme anticipate sarebbero state successivamente rimborsate e compensate con gli affitti dovuti dalla ditta Roffo al Comune di Roana non già in un unico contesto, bensì ratealmente ed in più anni. Accordo che solo per ragioni dovute alle tempistiche non è stato allora approvato con una delibera.
Gli interventi anticipati dalla ditta Roffo hanno consentito alla cittadinanza di usufruire degli impianti, di organizzare eventi che hanno implementato l’attività turistica in periodi di scarsa affluenza, di pubblicizzare il nome di Roana in Italia e nel mondo con un beneficio economico sia per il settore del turismo che dell’indotto. Tutto ciò è stato permesso anche grazie allo spirito di collaborazione dimostrato dalla scorsa amministrazione, che ha consentito di instaurare una sinergia produttiva.
La giunta attuale il 23 luglio 2019, quindi appena insediata, senza in alcun modo premunirsi di chiedere le ragioni del mancato versamento e senza “verificare e valutare” le opere realizzate e l’attività svolta a beneficio della collettività, mi imponeva immediatamente il pagamento dei canoni senza considerare che, arrivando da cinque anni di grossi investimenti, tale decisione avrebbe messo in forte difficoltà la nostra azienda.
In data 2 ottobre 2019 il sottoscritto veniva convocato in Comune e, nell’ufficio del Segretario Comunale, alla presenza di tre funzionari, il Sindaco prometteva di risolvere la situazione precedente qualora avessi accettato di pagare la somma arretrata con la modalità proposta dall’Amministrazione.
Confidando nella serietà della promessa e visto il luogo istituzionale in cui veniva fatta, la ditta Roffo accettava la richiesta del Sindaco. Il pagamento veniva effettuato ma le promesse del Sindaco sono rimaste tali: solo promesse.
A tutt’oggi la ditta Roffo non è debitrice di un solo centesimo nei confronti del Comune di Roana considerato che dette somme vengono compensate con il contributo che il Comune di Roana deve versare semestralmente alla ditta Roffo.
La stessa celerità con la quale è stato chiesto il pagamento dei canoni è inversamente proporzionale alla lentezza con la quale vengono fornite (o, meglio, non fornite) le risposte alle legittime richieste avanzate da questa ditta.
Quanto affermato dal Comune di Roana non ha nulla a che vedere con le richieste di riduzione dell’affitto del 2020 per i periodi nei quali non abbiamo potuto svolgere l’attività, nel rispetto dei Dpcm relativi all’emergenza Covid-19.
Perché a distanza di alcuni mesi dalla richiesta il Comune di Roana non ha ancora fornito una risposta?
L’amministrazione comunale di Roana dovrebbe semplicemente dire se intende o meno riconoscere la riduzione dei canoni, così come la legge ha previsto per gli impianti sportivi privati o come ha fatto una moltitudine di comuni italiani. Non siamo i soli nel comune di Roana a poter beneficiare di tale legittima richiesta.
L’amministrazione comunale, inoltre, volutamente dimentica di non avere ancora provveduto a saldare l’importo di 83.847,25 euro relativo al secondo semestre del 2020 e che entro il 15 giugno 2021 dovrà essere saldata un’ulteriore somma, della medesima entità, per il primo semestre dell’anno, in ragione di quanto stabilito nel contratto di concessione.
Analogamente, per quanto riguarda la sostituzione della fideiussione, da bancaria ad assicurativa, il 16 dicembre 2020 è stata inviata una PEC al Comune di Roana, con la quale veniva chiesto di sostituire la fideiussione bancaria con altra polizza a garanzia del medesimo importo ed alle medesime condizioni previste. Il contratto di concessione prevede alternativamente le due forme di garanzia.
È stata allegata una proposta di contratto emessa da una società avente come oggetto l’esercizio della copertura rischi e tutele in vari rami di assistenza, presente su tutto il territorio nazionale, regolamentata, vigilata e controgarantita in caso di default direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, proprio come avviene per le Banche di Credito Cooperativo, come quella che ha prestato la fideiussione, a cui è assimilata.
A tale richiesta il Comune di Roana non ha mai dato risposta, così come non ha dato riscontro alla PEC inviata il 27 gennaio 2021.
Solo su un argomento ci si trova d’accordo con l’amministrazione: è vero, noi eravamo in difficoltà prima dell’avvento della pandemia, ma i problemi principali ci sono stati creati dalle decisioni, sempre immotivatamente ostili, dell’attuale amministrazione. Infatti, fino al 2019 la nostra attività procedeva in maniera regolare, nonostante i forti investimenti effettuati sugli impianti e per l’organizzazione dei numerosi grandi eventi sportivi da noi seguiti.
Sarebbe sufficiente che l’amministrazione rispettasse i propri impegni contrattuali, anziché persistere nel gettare discredito nei confronti di una ditta che evidentemente, usando un eufemismo, non le è simpatica.
Le decisioni (o le mancate decisioni) dell’amministrazione ci hanno messo in difficoltà e di conseguenza hanno messo in difficoltà anche le persone e le aziende che collaborano con noi. L’emergenza Covid-19 ha soltanto aggravato i problemi, che sono però stati causati dalle loro scelte.
Facciamo fatica a comprendere le ragioni di tale evidente ostilità da parte dell’attuale amministrazione comunale nei nostri confronti.
Qualcuno ci ha fatto riflettere in merito alle voci che già circolavano durante la campagna elettorale del 2019, in base alle quali in caso di vittoria ci sarebbe stata l’intenzione di metterci in forte difficoltà per spingerci a lasciare la gestione degli impianti.
Le abbiamo sempre considerate voci, ma lo erano effettivamente?
Per noi rimangono ancora tali anche se, a questo punto, cercheremo di approfondire la cosa e capire le ragioni di tali affermazioni che da più parti ci vengono riferite.
Pur rimanendo ancora in attesa di risposte ufficiali in merito alle nostre richieste, come già l’amministrazione sa, abbiamo provveduto ad incaricare i nostri legali affinché intervengano, nei modi più opportuni, a difesa dei nostri diritti ed interessi.”
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