Si è insediato ufficialmente ieri il nuovo direttore generale della Ulss 7, il dottor Carlo Bramezza, che succede all’ex commissario Bortolo Simoni.
Nel corso della prima conferenza stampa che si è svolta stamattina presso il polo ospedaliero San Bassiano, e in contemporanea in tutte le altre Ulss del Veneto, il neo direttore ha fatto il punto circa la situazione dei tamponi e dei vaccini nell’azienda ospedaliera Pedemontana.
“In base ai tamponi effettuati, la situazione è abbastanza tranquilla – ha affermato il dottor Vianello, che ricoprirà il ruolo di direttore generale facente funzione per qualche giorno – anche se si rileva una lieve tendenza al rialzo per quanto riguardo il numero dei positivi dalla metà di febbraio.” Parlando di numeri, prima del 15 febbraio si registravano tra i 30 e i 50 nuovi positivi al giorno, mentre da alcune settimane il trend si attesta attorno ai 50-100 nuovi contagi. Sempre di più i soggetti giovani che si ammalano, la maggior parte dei quali intorno ai 40 anni.
Per quanto riguarda i vaccini, è stata completata la somministrazione delle due dosi a tutti gli operatori sanitari pubblici della regione e sono in via di completamento anche le vaccinazioni degli operatori sanitari privati. È partita nelle scorse settimane la campagna vaccinale dedicata al target degli ultra novantenni e si procede ora in base all’anno di nascita. Il dottor Bramezza ha voluto spiegare che “la scelta dei target da vaccinare per primi è stata effettuata dalla Regione Veneto, dando la precedenza agli anziani con relazioni sociali, cioè quei soggetti più a rischio che si muovono di casa, vedono i parenti, fanno la spesa e hanno perciò più probabilità di incontrare il virus”. Nelle strutture residenziali sono invece stati già vaccinati tutti gli ospiti e, mano a mano, lo saranno anche i nuovi arrivati. Dall’8 marzo in poi sarà la volta degli appartenenti alla classe 1939.
Contemporaneamente, il sistema sanitario veneto si sta impegnando affinché anche tutto il personale scolastico e le forze dell’ordine ricevano il vaccino, su indicazione del piano anti-Covid stilato dalla Regione. Si inizierà con gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e delle primarie, dove i bimbi non indossano i dispositivi e sono pertanto più esposti al rischio di contrarre il virus. Saranno gli uffici scolastici provinciali ad invitare il personale scolastico che, una volta ricevute le informazioni, potranno prenotare l’inoculazione del vaccino tramite la piattaforma Zerocode.
Sulle dosi a disposizione della Ulss 7 il dottor Vianello ha dimostrato tranquillità, dal momento che attualmente a magazzino persistono 1020 dosi di Pfizer ed è previsto un rifornimento nei prossimi giorni di marzo. “Non abbiamo problemi per vaccinare – ha detto Vianello – ma l’importante è che arrivino le dosi per far sì che entro quest’estate la maggior parte della popolazione sia vaccinata.”
Si lavora anche per far sì che le sedi vaccinali funzionino a pieno ritmo, grazie alla presenza in ogni punto del personale necessario: infermieri e operatori sanitari assunti ex novo, Protezione Civile e volontari della Croce Rossa per vigilare gli accessi e supportare gli anziani, almeno tre o quattro medici volontari o assunti con contratto Covid (10, ad oggi) che si occupano dell’anamnesi preliminare e dell’osservazione post inoculazione.
Prosegue la gestione condivisa dei pazienti tra le strutture di Asiago e Santorso, per far sì che tutti i soggetti positivi vengano concentrati in un solo ospedale. Attualmente, infatti, l’ospedale di Asiago è covid-free e gli accessi al pronto soccorso non evidenziano gravi criticità.
Dal 22 marzo è prevista la riattivazione del reparto di chirurgia per effettuare le operazioni meno complesse. Prossimamente, come anticipato nei giorni scorsi, avrà inizio il trasferimento dei reparti nella nuova struttura, seguendo il crono programma realizzato dalla direzione dell’azienda sanitaria, che dovrebbe concludersi verso la metà di giugno. Restano da risolvere alcuni problemi strutturali emersi che impediscono al momento il trasferimento di alcuni reparti, ma il dottor Bramezza ha assicurato che assieme alla Regione Veneto si sta ragionando su una possibile data per l’inaugurazione ufficiale della struttura, consegnata all’azienda già il 13 novembre del 2020 e in attesa di essere utilizzata.
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