Un cantautore, mille personalità: mescolando la passione per il blues ad un istintivo rock italiano, Nik Valente va alla ricerca di un sound fresco e coinvolgente che dà vita ad un cantautorato italiano moderno e internazionale.
Il risultato dello stile chitarristico che oggi ci fa ascoltare proviene da una miscela di influenze, da Stevie Ray Vaughan a Eric Clapton, da David Gilmour a John Mayer, passando con disinvoltura dall’elettrica all’acustica.
Nel corso della sua carriera ha calcato palchi importanti al fianco di artisti come Lisa “Sister” Hunt, Andy J. Forest, Cheryl Porter, Randy Cohen, Alexia, Antonino, Paolo Belli, Zucchero, Noemi e molti altri.
Cantautore oltre che chitarrista, Nik crea testi assimilabili stilisticamente alla penna di alcuni big, tra i quali Niccolò Fabi, Samuele Bersani, Lucio Dalla, Luciano Ligabue e Cesare Cremonini.
Lunedì scorso, il 15 febbraio, è ricorso il secondo anniversario dall’uscita del suo primo disco di inediti intitolato ‘MeMo’, composto da 12 canzoni scritte dallo stesso Nik Valente con la produzione artistica di Ricky Quagliato.
L’album era arrivato a quattro anni dalla pubblicazione dell’EP ‘Qualcosa di Diverso’, che conteneva il singolo ‘Seduto sul vulcano’, selezionato da Eugenio Finardi per il Premio della critica al ‘VicenzaNetMusic’ 2015.
‘MeMo’ è un progetto il cui contenuto ancora oggi suscita grandi emozioni, ponendo al centro temi di rilievo come la guerra, il legame con la propria terra e l’importanza della memoria, e raccontando apertamente al contempo l’essenza del cantautore-chitarrista.
Vale sicuramente la pena di sottolineare ancora l’intensità della copertina dell’album, ricca di significati reconditi. Sullo sfondo, troviamo il versante nord del Monte Verena visto da Cima Larici, a evidenziare il forte rapporto del musicista con la propria terra, e risulta chiaro il riferimento al brano ‘Passerà’, rafforzato anche dal reticolato che percorre la copertina. L’occhio si sposta su lampada e baule, compagni di viaggio di Nik e portafortuna nei concerti da molti anni. Il diario sottolinea invece il senso del titolo ‘MeMo’, in quanto rappresenta un percorso personale dell’artista molto profondo, documentato giorno per giorno in un prezioso diario, una memoria che rimarrà come l’album una testimonianza di un periodo di vita non semplice ma ricco di emozioni. A fianco, un libro di Cesare Pavese, uno degli autori preferiti di Nik. La salamandra aurora è un riferimento alle caratteristiche che rispecchiano il carattere di Nik. L’orsacchiotto invita l’ascoltatore a prepararsi ad un brano dedicato ai bambini, in particolare alla figlia Nora. Il giradischi vintage ci riporta alla musica di altri tempi, una musica che ha forgiato il Nik musicista e che ispira l’artista nella composizione dei suoi brani. La sagoma di Nik rimane vuota, come un non voler essere in primo piano, preferendo lasciar spazio alla musica.
Con MeMo è iniziato un tour di concerti per Nik Valente, al termine del quale è uscito il terzo singolo, ‘Stare sul tempo’, accompagnato da un nuovo video divertente e spensierato presente sui social, perfettamente in linea con la proposta musicale più leggera e mainstream delle precedenti.
Nik ha continuato a crescere anche come personaggio, oltre che come cantautore, prendendo parte a collaborazioni nel mondo televisivo con Fiorello su VivaRaiPlay e, parallelamente, con diversi programmi radiofonici nelle emittenti venete.
Oggi conduce KmZer0, il programma radiofonico in diretta ogni sabato mattina su Radio Asiago e in collegamento video con il nostro quotidiano 7Comuni Online. Ad ogni puntata partecipa un nuovo ospite da conoscere attraverso le canzoni suonate dal vivo, con la chitarra in mano. Nel suo programma Nik racconta la musica bio, quella genuina, che nasce vicino a casa, quella che fa star bene.
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