AGGIORNAMENTO: LE PAROLE DEL SINDACO RIGONI STERN
AGGIORNAMENTO ORE 10.30
Dopo un sopralluogo da parte dei tecnici, sono emersi i problemi legati all’impianto di riscaldamento della struttura. È stato rilevato che da qualche giorno l’acqua nello scambiatore arrivava ad una temperatura di 40 gradi, a fronte degli 85 previsti. “È un problema di fornitura che ha riguardato tutta la città di Asiago, non solo la scuola – precisa l’assessore Franco Sella – Se fossimo stati informati prima, avremmo messo in funzione il riscaldamento a gasolio di cui disponiamo.” Stamattina comunque l’acqua era già a 65 gradi e la temperatura si sta progressivamente alzando.
Un’altra difficoltà deriva dal fatto che il termostato delle due classi alle quali appartengono i bambini che stamattina sono stati riportati a casa dai genitori (2D e 2E) risulta collegato a quello delle aule del piano superiore. Ne consegue che, nel momento in cui il piano più alto si riscalda e raggiunge la temperatura impostata, l’impianto sospende la propria attività, non consentendo il riscaldamento anche delle due aule al piano inferiore. “L’elettricista interverrà al più presto installando un nuovo termostato per le due aule interessate oppure collegandole alle aule dello stesso piano”, afferma Franco Sella, che spiega anche il motivo per cui tra le 12 e le 14 sembra che l’impianto venga spento: “Nelle ore più calde della giornata la struttura raggiunge la temperatura stabilita, per cui le pompe si disattivano, ma l’impianto non è mai spento”.
Per quanto riguarda le altre problematiche sollevate dai genitori questa mattina, l’assessore chiede di avere pazienza, in quanto le abbondanti nevicate hanno comportato disagi e difficoltà in tutto il territorio.
8.30 – Protesta dei genitori e bambini a casa
Un gruppo di genitori con i bambini iscritti alla scuola primaria Monte Ortigara di Asiago si trova costretto in questi giorni a provvedere diversamente alla gestione dei propri figli durante la giornata a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Da un paio di giorni infatti nelle classi, in particolare nella sezione 2D, la temperatura si aggira intorno agli 11 gradi. Problema che non è localizzato solo in una delle aule ma anche in altre, come emerge vedendo arrivare alla spicciolata genitori e nonni di altre classi che si affrettano a riportare i bimbi a casa, al caldo. Le temperature rigide di questi giorni non aiutano, ma di certo è inconcepibile pensare di tenere dei bimbi così piccoli a fare lezione per ore al freddo. Il rischio che si ammalino è alto, specie in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo in cui ogni famiglia compie dei sacrifici per mantenere intatta la salute di tutta la comunità.
”Il problema sussiste da novembre, da quando ha iniziato a fare freddo – afferma Serenella Di Bartolo, rappresentante dei genitori della classe 2D – ma anche prima l’impianto aveva dei malfunzionamenti tali per cui ci si doveva arrangiare con delle stufette elettriche. Oggi questa soluzione non è più consentita, in quanto non rispetta le normative di sicurezza.”
Il sistema di riscaldamento, poi, viene spento durante la fascia oraria dalle 12 alle 14, di notte e nei weekend, non consentendo così una continuità nel mantenimento della temperatura interna della struttura scolastica. Dopo pranzo, come previsto dalle norme anti-Covid, le finestre delle aule vengono spalancate per cambiare aria, contribuendo adirrigidire il clima.
”Oggi e domani terremo i nostri figli a casa, sperando che si trovi una soluzione al più presto”, conclude la signora Di Bartolo.
Vengono inoltre segnalate altre importanti criticità della struttura, come le infiltrazioni nei muri delle aule, i bagni che tendono ad allagarsi e, problema proprio di questi giorni, il tetto colmo di neve che incombe sulle aree frequentate dagli alunni. “Il piazzale in cui i bambini giocano e fanno ricreazione è pieno di ghiaccio e minacciato dalla neve accumulatasi sullo spiovente mai sgomberato”, denunciano i genitori.
La richiesta portata avanti dai genitori dei bambini è dunque perfettamente comprensibile: poter contare su una scuola sicura alla quale affidare i propri figli.
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