Ad Asiago, sul colle di Leiten a 1058 m s.l.m., si trova il monumentale Sacrario militare, meglio noto come sacrario del Leiten. Nel 1932 iniziò a farsi strada l’idea di ospitare in un unico e imponente edificio tutte le salme italiane sepolte nei 36 cimiteri di guerra disseminati sull’Altopiano di Asiago. L’Ossario venne progettato dall’architetto veneziano Orfeo Rossato e fu terminato nell’ottobre del 1936, benché le salme vi siano state trasferite solo nel 1938 dopo l’inaugurazione avvenuta il 17 luglio alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Negli anni ‘60 fu concordato con l’Austria che venissero trasferiti anche i caduti austroungarici noti ed ignoti, provenienti dai cimiteri di guerra di Gallio, Stoccareddo, Cesuna, Canove e Marcesina. Gli austriaci chiesero anche che cinque dei loro cimiteri, quelli situati sul Monte Mosciagh, rimanessero intatti.
All’interno del Sacrario giacciono le spoglie di 54.286 caduti italiani e austroungarici della Grande Guerra, di cui 33.253 ignoti e 3 della Seconda Guerra Mondiale. I nomi dei soldati riconosciuti sono incisi in ordine alfabetico sui singoli loculi, mentre i resti dei soldati ignoti si trovano in due tombe comuni nelle gallerie centrali. Sulle targhe di molti caduti è incisa la frase “di qui non si passa”, motto del Battaglione Alpini Bassano che poi diventò il motto di tutti gli Alpini. Di recente, all’entrata è stata posta una targa trilingue raffigurante la stella di Davide per ricordare la presenza di militari di origine ebraica tra i caduti.
Il maestoso monumento rispecchia appieno l’architettura romana, caratterizzata da linee sobrie e solenni. La struttura, costruita interamente in marmo, si compone di due parti fondamentali: la parte inferiore, a base quadrata, che costituisce la Cripta, con ampie gallerie perimetrali e assiali che ospitano i loculi contenenti i resti dei caduti e che confluiscono al centro della Cappella ottagonale nelle cui pareti sono collocati i resti di dodici Caduti decorati di medaglia d’oro al Valore Militare, e la parte superiore, centrale, costituita dal grandioso arco trionfale quadrifronte alto 47 m, con scalinate di base larghe 35 m per lato. Al centro dell’arco è posta un’Ara Votiva.
Al Sacrario si accede tramite la scalinata che termina con un’imponente cancellata di bronzo. A lato dell’ingresso principale, due rampe di gradini simmetriche conducono alla terrazza soprastante la Cripta, dalla quale è possibile godere dello spettacolo mozzafiato dell’ampia conca dell’Altopiano.
Sul parapetto della terrazza alcune frecce si rivolgono verso le cime più importanti nella storia della guerra: Pasubio, Spitz di Tonezza, Zebio, Verena, Melette di Gallio, Sisemol, Valbella, Lemerle, Cengio.
Nell’ingresso è stato allestito un museo diviso in due settori, all’interno dei quali è possibile ammirare diversi cimeli raccolti sui campi di battaglia dell’Altopiano, fotografie e documenti dell’epoca: il primo settore è dedicato alle vicende belliche del biennio 1915-16, mentre nel secondo sono documentate le vicende del secondo biennio 1917-18.
La maestosa costruzione militare può essere ammirata percorrendo il sentiero Ferragh, che si inoltra tra campi e pascoli in direzione est. Una parte di questo sentiero viene attraversata dal cammino della Grande Rogazione, la processione religiosa durante la quale i pellegrini intonano preghiere e canti in lingua cimbra.
Il Sacrario è è il punto di arrivo dell’alta via Tilman che parte da Falcade ed è una tappa del Sentiero della Pace.
Come arrivare
Indirizzo: Piazzale degli Eroi, 1 – Asiago
È possibile raggiungere il Sacrario in auto percorrendo l’autostrada A4 Serenissima (Milano-Venezia), uscita Vicenza Est, proseguendo sull’autostrada A31 sino a Piovene Rocchette e da qui sulla Strada Provinciale n.349.
Oppure, se si viaggia in treno, da Milano e Venezia fino a Vicenza, proseguendo fino a Bassano del Grappa o Thiene.
Oppure ancora in autobus, si parte da Vicenza, passando poi per Thiene e giungendo infine ad Asiago.
Il Sacrario si trova a 5 minuti a piedi dal centro.
Informazioni
Il sacrario è aperto dal martedì alla domenica. Dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.
Chiusura: Lunedì e durante le festività come Natale, Capodanno, Pasqua, 1° maggio, Ferragosto e Santo Patrono (21 settembre).
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